Corriere della Sera (Brescia)

Carnevale di Bagolino, è tutto pronto Il 12 e 13 febbraio torna l’appuntamen­to con i tradiziona­li balli emaschere che attiranomi­gliaia di turisti

- Maria Paola Pasini

Ciak si balla! Proseguono le tappe di avviciname­nto in vista del Carnevale di Bagolino che quest’anno si presenta «alto», cioè piuttosto in anticipo rispetto al consueto: lunedì e martedì 12 e 13 febbraio. Da segnalare anche per questo 2024 lo «sdoppiamen­to» in due gruppi dei balarì che proprio lunedì e martedì si alterneran­no nei due rioni ( Cavril e Osnà). Reduci da un anno di successi (due uscite in trasferta a Brescia in occasione dell’anno della Capitale della cultura in piazza del Foro e al teatro Grande), torneranno a ballare sul suolo natio mentre già nelle abitazioni le «signore» bagosse sono al lavoro per mettere a punto tutte le componenti dell’elaborato e bellissimo costume (giacca, cravatta, camicia, calzoni, calze lavorate a mano, sciarpe e soprattutt­o i cappelli addobbati di nastri e impreziosi­ti dai gioielli di casa).

Tra l’altro per iniziativa della Parrocchia e del parroco Don Paolo Morbio e del gruppo «Voci del carnevale» sono state organizzat­e alcune serate durante le quali le donne più esperte tramandano alle più giovani i segreti della confezione dell’abito tipico del carnevale. Le serate sono aperte, basta contattare la Parrocchia. Intanto anche i suonatori si preparano con i consueti ritrovi nelle osterie di Bagolino due sere alla settimana, dopo cena. Le prossime stasera al Centrale e al Tempo perduto, lunedì 5 al Maniva e alla Tana, giovedì 8 alle Strope e da Maria.

Come di consueto a Bagolino va in scena uno dei carnevali più tipici e caratteris­tici dell’intero arco alpino, noto per lo straordina­rio «stato di conservazi­one», in cui una tradizione così antica (oltre 500 anni fa i primi documenti rintraccia­ti) continua a perpetuars­i e a irrobustir­si.

Il carnevale bagosso ha due anime: quella più nobile e ironica rappresent­ata dai balarì dagli sfarzosi costumi che si cimentano in oltre 20 ballate accompagna­ti dai musicisti che suonano i tradiziona­li strumenti, chitarre, bassi, mandolini. Vi è poi una seconda componente che è costituita dall’ anima più spontanea e popolare: i mascher. Dietro maschere paurose di vecchie rugose e di montanari arcigni e costumi caratteris­tici, si celano gli abitanti di Bagolino che per due giorni si trasforman­o e occupano il paese facendo risuonare i loro sgalber e dilettando­si in svariati scherzetti. Tutto inizia la domenica con il carnevale dove i protagonis­ti sono soprattutt­o i bambini. Poi la manifestaz­ione entra nel vivo il lunedì mattina presto, come sempre alle 6:30 con la messa celebrata nella parrocchia­le di San Giorgio che quest’anno compie 400 anni e prosegue con il tradiziona­le brodo di gallo offerto in canonica dal parroco. Di seguito via alle danze per due giorni, dalla mattina fino al tramonto quando si svolge la caratteris­tica Ariosa, la più coreografi­ca e coinvolgen­te delle ballate. Non mancano poi le strepitose e fornitissi­me cucine (dove il bagoss non manca mai!) che vengono aperte in occasione delle «santissime feste» del carnevale. Anche quest’anno lo spettacolo, dunque, tempo permettend­o, non mancherà.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy