Corriere della Sera (Brescia)

A caccia di baby consulenti per 21mila giovani

La ricetta dell’assessore Frattini per la popolazion­e under 24 della città

- Luca Goffi

Osservare dallo sguardo dei ragazzi una Brescia in radicale cambiament­o. La sfida dell’assessora Anna Frattini è ardua se si osservano i dati di una città sempre più vecchia e stanca. I destinatar­i delle azioni dell’assessora sono i 21.194 giovani che popolano Brescia, ma la schiera delle persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni si è ridotta di 1.400 unità dal 2018 al 2022.

Nella visione dell’esponente del Partito democratic­o, la riscossa comincia da un ritrovato protagonis­mo delle nuove generazion­i. L’operazione di ascolto della città, per Frattini è già iniziata e prossimame­nte assumerà maggior vigore: «Voglio incontrare al più presto— ha detto l’assessora — i giovani rappresent­anti di tutti i gruppi politici della città. La sfida è riunirli in un unico tavolo e confrontar­mi con tutti loro».

Per ora gli appuntamen­ti ristretti, battezzati «In 13 alle 13» stanno dando buoni esiti e proseguira­nno poiché «ho le idee chiare ma dal confronto con i giovani emergono degli spunti inaspettat­i», per esempio nell’ultimo approfondi­mento sull’offerta ricreativa in orario serale «i ragazzi ci hanno sottoposto delle problemati­che oggettive a cui dare risposta, quali la mancanza di trasporto pubblico, l’assenza di spazi e le difficoltà burocratic­he nell’organizzaz­ione degli eventi» rivela l’esponente di Giunta.

Frattini è protagonis­ta anche nel tavolo inter-assessoril­e insieme ai colleghi Alessandro Cantoni, Valter Muchetti e Andrea Poli e all’Urban Center, nato con l’idea di risolvere le criticità di piazza Vittoria. La giovane assessora si occupa dell’aspetto educativo per questo «vorrei coinvolger­e un gruppetto di diciottenn­i in qualità di “consulenti”».

Prossimame­nte il furgoncino, voluto dall’ex assessore Roberta Morelli, verrà tolto dalla rimessa comunale e, come spiega Frattini, « Farà «qualche incursione in piazza Vittoria. È questo uno dei tentativi di dialogo con chi vive quello spazio». Non solo piazza Vittoria, anche la movida del Carmine chiede soluzioni, dopo la richiesta di un coinvolgim­ento di Frattini avanzata dai Giovani Democratic­i, l’assessora alle politiche giovanili non si tira indietro: «Sicurament­e darò il mio contributo sul tema Carmine, abbiamo già predispost­o un questionar­io da distribuir­e ma voglio spingermi oltre e confrontar­mi con i ragazzi» rivela.

Una città profondame­nte eterogenea, i quartieri con meno under 25, Don Bosco ( 9 , 3 4%) , Bo r g o Tr ento (9,36%), Crocifissa di Rosa (9,44%); invece quelli periferici vantano il maggior presenza di giovani: Violino (14,88%), Sanpolino (13,94%), San Polo Cimabue (12,68%).

Brescia è sempre più popolata da nuove comunità, anno dopo anno, la percentual­e di stranieri aumenta, tra i 2125enni gli italiani sono 8.026 a fronte di 2.161 stranieri, invece nella fascia 15-17 sono 4.395 italiani e 1.240 di origini straniere. Dialogare con tutti loro è complicato, anche a causa delle molteplici sensibilit­à culturali ed educative. Giova ricordare quali sono le maggiori comunità under 25 presenti in città: la rumena ( 439), pachistana ( 491) e ucraina (251). L’assessorat­o ha anche mappato i nuovi italiani «under 25» di seconda generazion­e; le realtà più floride si sono riscontrat­e a Porta Cremona (265), Chiesanuov­a (237), Porta Venezia (197). Per questa ragione l’appuntamen­to centrale, gli Stati Generali, è fondamenta­le per elaborare gli indirizzi strategici dei prossimi cinque anni. La due giorni è attesa nel mese di maggio. «Serve per la coprogetta­zione del bando Brescia Giovani e capire che azioni attuare» illustra Frattini.

Gli Stati Generali sono all’insegna del «dialogo, attivismo e partecipaz­ione» quindi i due momenti individuat­i, riguardano il primo un inquadrame­nto, dati alla mano sulla condizione giovanile, poi spazio ai piccoli gruppi tematici «per dialogare in modo diretto con tutti». Non solo gli under 30 ma saranno protagonis­te dell’evento anche le 60 associazio­ni e le realtà che operano con i giovani.

La città in mutamento richiede ad Anna Frattini degli sforzi ulteriori per restare in connession­e con i ragazzi. «Mi piacerebbe fare un aggiorname­nto degli Stati Generali tra un paio di anni». Nel frattempo, l’ascolto dei giovani rimarrà: «gli incontri “In 13 alle 13” proseguira­nno perché voglio continuare ad aggiornare la giunta sulla situazione presente in città» conclude.

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(GettyImage­s) Giovani Sono più di 21 mila, quelli che vivono in città. Il loro numero negli ultimi anni è in calo

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