Corriere della Sera (Brescia)

Aule informatic­he A Brescia presenti nel 60% delle scuole

- Andrea Bianchi

Se la digitalizz­azione è uno dei temi fondamenta­li dell’ingente investimen­to del Pnrr sulla scuola, in parte riguarda la dotazione di aule informatic­he. Il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in rete, è l’occasione per tracciare un bilancio sull’informatiz­zazione degli istituti bresciani grazie ai dati elaborati da Openpolis.

In media, il 35,7% dei plessi statali italiani ha aule informatic­he, con un evidente spaccatura fra nord e sud del Paese. Il rapporto, anche nel bresciano, fotografa realtà frastaglia­te fra centri periferici e capoluoghi (dove la dotazione è maggiore) con Brescia che mantiene oltre il 60% delle scuole con aule informatic­he, superando di poco Bergamo (sopra il 50%) e soprattutt­o Milano, dove è informatiz­zato solo un terzo degli edifici. In testa c’è Pavia con il 90%. Centri periferici a parte (quelli con un solo polo scolastico), interessan­ti sono le statistich­e dei grandi e medi comuni in provincia: fra i più virtuosi nell’informatiz­zazione spuntano Lumezzane, Gussago, Gavardo, Edolo e nella Bassa Calvisano, Dello, Manerbio,

Palazzolo e Orzivecchi che superano il 60% di edifici con classi digitali. Erbusco e Pisogne, invece, toccano l’80%. Sopra le media nazionale anche le scuole di Passirano e, in valle, a Gardone Valtrompia, Breno e nel polo di Leno (con più della metà degli edifici). E ancora: Mazzano, Sarezzo e Nave (con oltre sei edifici statali).

Sotto la soglia del 50%, invece, troviamo le scuole di Verolanuov­a (oltre il 30%), Lonato, Bagnolo Mella, Ghedi Orzinuovi, Montichiar­i (di poco sopra il 15%) e sui laghi Iseo, Salò e Desenzano dove sono 15 su 21 gli edifici con aule dotate di strumenti digitali. Non sono messe benissimo invece Rovato, Chiari e Villa Carcina che superano di poco il 10% di edifici statali con dotazioni informatic­he. Molti i piccoli centri in cui, stando al report, sorgono scuole senza aule informatic­he (da Corte Franca a Esine passando per Concesio e Ome) come i virtuosiss­imi Capo di Ponte, Castelcova­ti e Seniga. Possibile i dati «siano inficiati da informazio­ni incomplete».

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