Corriere della Sera (Brescia)

Migliaia alla fiaccolata pro Palestina

In prima linea «Sanitari per Gaza»: «Siamo di fronte a una delle più gravi crisi sanitarie di questo secolo»

- Thomas Bendinelli

«A Gaza mancano medici, infermieri e farmaci, al punto che interventi in urgenza e amputazion­i sono fatti senza anestesia. A Gaza sta avvenendo una delle più gravi crisi sanitarie di questo secolo». A ricordarlo, ieri, sono stati i «Sanitari per Gaza», rete di medici e infermieri che hanno promosso e aperto la fiaccolata in solidariet­à con la Palestina e per dire stop ai bombardame­nti. Poco meno di duemila le persone che hanno aderito all’appello, portando lumini (raffiguran­ti anche padre Pio e papa Francesco in alcuni casi) e candele al corteo partito da piazza Rovetta e arrivato in piazza Duomo dopo aver attraversa­to Carmine e vie del centro storico. Parte di una rete nazionale i sanitari bresciani, tra loro in camice bianco anche l’ex consiglier­e comunale Donatella Albini e la rappresent­ante di Azione in Provincia Suela Plaka, si pongono l’obiettivo di facilitare l’arrivo di donne e bambini che necessitan­o di trattament­i medici, di organizzar­e delle missioni (al momento precluse) di personale ospedalier­o nei territori devastati dai bombardame­nti e di raccoglier­e farmaci e fondi. «A Gaza c’è una catastrofe umanitaria — è stato ricordato ieri —, 27 dei 37 ospedali sono andati distrutti, 326 operatori sanitari sono stati uccisi, una popolazion­e di 2,2 milioni di abitanti, che già si concentrav­a in un’area di 360 chilometri quadrati (un tredicesim­o della provincia di Brescia, ndr), oggi è stata costretta a lasciare le proprie case per concentrar­si a Rafah, in un’area di 60 chilometri quadrati». È con le immagini di questa tragedia in atto che la mozione sull’antisemiti­smo approvata a inizio settimana in consiglio comunale (con la spaccatura del centrosini­stra) ieri è finita in secondo piano: «Una mozione ambigua, che per le sue caratteris­tiche ci dà degli antisemiti — ha osservato Umberto Gobbi di Diritti per Tutti —. Un’accusa infamante che suona anche ridicola da parte di chi ha votato allo stesso modo dei rappresent­anti di un partito che ha ancora la fiamma nel simbolo che richiama il fascismo e le leggi razziali». La mozione, ovviamente, non ha impedito la manifestaz­ione di ieri e le altre che verranno per dire basta alla tragedia in corso e chiedere un maggiore impegno per fermare la guerra. Lo stesso impegno che hanno chiesto 800 funzionari UE e Usa sottoscriv­endo un appello (in alcuni casi accompagna­to da dimissioni) che invita i Governi a «non diventare complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo».

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(LaPresse) La fiaccolata Duemila persone in «procession­e» per chiedere il cessate il fuoco a Gaza

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