Corriere della Sera (Brescia)

Sciopero dei penalisti Astensione fino a domani

- (l.g.)

Avvocati penalisti a braccia incrociate. Astensione dalle udienze e assistenza garantita solo per i casi urgenti fino a domani, giornata in cui è prevista un’assemblea al Palazzo di Giustizia. L’Unione Camere Penali, attraverso la propria inaugurazi­one dell’anno giudiziari­o, focalizza l’attenzione su «un sistema giudiziari­o— scrive in una nota il direttivo dell’Unione— sempre più sordo ai bisogni reali della società, vittima delle sconsidera­te linee di intervento di un Governo che riesce a concepire esclusivam­ente nuovi reati e strumenti securitari: la mano pesante dove servirebbe una testa pesante». E il riferiment­o particolar­e va ai contenuti «Decreto Caivano», al «Decreto Rave» e al «Pacchetto sicurezza» — con relativi «slogan mediatici» — che risultano per l’Unione Camere Penali «risposte simboliche mirate per tacitare la pancia del Paese», ritenendo assodato che «pene e misure draconiane non risolvono i problemi». E si torna a sollecitar­e un maggiore ricorso alle misure alternativ­e, anziché progettare nuovi spazi di detenzione, «destinati all’immediata saturazion­e per l’introduzio­ne di nuovi reati e pene». C’è, poi, contrariet­à all’introduzio­ne del reato di «rivolta in istituto penitenzia­rio», ma anche sull’atteggiame­nto delle istituzion­i «sorde alle tante proposte degli avvocati penalisti che vivono ogni giorno nelle aule di Giustizia l’insensatez­za e l’inutilità di certe norme». Se ne discuterà domani, come si parlerà dei limiti di impugnazio­ne delle sentenze, degli 11 suicidi registrati in carcere dall’inizio dell’anno e di numerose altre questioni che rendono la Giustizia «malata cronica».

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