L’accusa: è un delitto premeditato La difesa: un raptus delmomento
L’avvocato Brunelli :« Il mio assistito molto provato, preoccupato per moglie e figlia»
La Procura non ha dubbi. E contesta l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, oltre che dal vincolo di parentela con la vittima. Il fermo risponde in primis alla necessità di evitare il pericolo di inquinamento probatorio, così come l’interrogatorio urgente iniziato a notte fonda, affinché si scongiurassero «versioni concordate su persone informate sui fatti», in relazione alla «genuinità e alla ricerca delle fonti di prova e alla ricostruzione dei fatti per cui si procede » . Mauro Pedrotti, per l’accusa, avrebbe pianificato di uccidere la madre per giorni, dopo il litigio che avrebbe acuito le tensioni tra di loro, azzerando il dialogo, nato dalla volontà di lui di trasferirsi altrove, vicino alla figlia. Per la difesa, invece, si tratta di « un raptus del momento, maturato contestualmente» all’aggressione durata pochi minuti. «Non ha premeditato il delitto» ribadisce l’avvocato Giovanni Brunelli, ben consapevole che «il processo ruoterà tutto attorno proprio all’aggravante della premeditazione».
Quando ha confessato, Mauro Pedrotti «si è tolto un peso che non avrebbe potuto portare oltre. Non credo pensasse davvero di poterla fare franca: sapeva che il suo tentativo di inscenare un furto fosse maldestro: nessun gioiello sparito, niente segni di effrazione o uomini in fuga immortalati dalle telecamere. E l’ha detto subito». Di certo, dopo «tante ore di interrogatorio non era né sereno né lucido » . Quando è crollato era da solo, Mauro. Interrotto il verbale (a quel punto le dichiarazioni rese fino a quel momento diventano inutilizzabili) è stato chiamato un legale per procedere con le contestazioni formali: prima ha rilasciato una dichiarazione spontanea per ammettere le proprie responsabilità, poi ha reso interrogatorio.
Adesso, « sta prendendo consapevolezza di quanto ha commesso e delle conseguenze, quasi irreversibili, che comporta per la moglie e la figlia». È a loro, che pensa ininterrottamente. Ora. «Mi ha chiesto di poterle vedere, è molto preoccupato per il loro futuro». Non è escluso che anche loro decidano di incontrarlo. «È sempre stato un grande lavoratore e un padre di famiglia, naturalmente ora è molto scosso» conferma il suo legale, ribadendo, per voce del suo assistito, che ormai «i rapporti con la madre fossero azzerati, tanto che la signora Santina ne aveva più con la nuora, ultimamente, che con il figlio». La nuora che «è estremamente preoccupata ed emotivamente vicina a suo marito» di cui, in fondo, si è sempre fidata.
Questa mattina è fissato l’interrogatorio di convalida del fermo: «Valuteremo come procedere. Di sicuro svolgeremo indagini difensive per approfondire la natura dei rapporti familiari».