Corriere della Sera (Brescia)

«Rafforzare la rete ferroviari­a, non l’aeroporto»

L’amministra­zione: entro il 2026 sarà completata la tratta daMazzano aVerona, anche per lemerci

- Lu. Go.

Una visione nazionale ed europea per trasformar­e la mobilità su ferro. La Loggia e l’amministra­zione di Graz puntano il proprio sguardo sull’interconne­ssione tra la città e il suo intorno, tenendo saldo un principio: rendere il trasporto pubblico maggiormen­te competitiv­o rispetto a quello privato sia in termini di costi sia per tempi di percorrenz­a. Nonostante il divario tra le due città sia marcato, Brescia non si trova ai nastri di partenza perché, come ricorda il vicesindac­o Federico Manzoni, «già oggi, viaggiare con l’alta velocità da Brescia a Milano è nettamente più convenient­e rispetto alla macchina. Per non parlare delle interconne­ssioni giornalier­e con Roma, imparagona­bili sia in termini di costi sia di tempi » . Nel prossimo futuro, l’ambizione della nostra città è trasformar­si in uno dei poli nevralgici del flusso ferroviari­o del Nord. Le Olimpiadi invernali di Milano- Cortina 2026 sono una tappa fondamenta­le per rendere maggiormen­te efficiente l’Alta Velocità: « Entro quell’evento verrà completata la tratta che da Mazzano conduce fino a Verona, verranno realizzati due nuovi binari», i convogli sfrecceran­no a 250km/h e offriranno delle opportunit­à anche per le imprese della nostra provincia, poiché «la linea sarà interopera­bile anche per le merci», dichiara Manzoni. Invece il tratto che collega la città di Brescia a Mazzano necessita di un tempo di gestazione differente. La priorità è concludere i lavori dei tratti interessat­i per l’appuntamen­to olimpico ma la Loggia attende una risposta: «Siamo in una fase progettual­e, è in corso la progettazi­one definitiva, a breve dovremmo avere degli aggiorname­nti» afferma il vicesindac­o con delega alla Mobilità.

Con negli occhi l’esempio austriaco — la cui strategia è chiara: eliminare qualsiasi volo aereo interno e spostare il flusso interament­e sul trasporto ferroviari­o — anche la Loggia auspica soluzioni analoghe. «In prospettiv­a è più importante rafforzare la rete ferroviari­a anziché un sistema aeroportua­le avanzato» e, ancora, «si potrebbe sfruttare la mobilità su ferro per le tratte interne come avviene in Austria» riflette il vicesindac­o. Ma, a mano a mano che l’obiettivo si stringe verso l’hinterland, i problemi aumentano. La Loggia continua a rimuginare sull’investimen­to di Regione Lombardia relativo al treno a idrogeno per la linea Brescia-Iseo-Edolo che, nei fatti, ha imposto un freno al progetto del treno cadenzato ogni 15 minuti. «Destinare 400 milioni di euro sulla rete ferroviari­a senza migliorare qualità del servizio, è un investimen­to che perde di utilità per la cittadinan­za» sottolinea Manzoni.

Le scelte politiche del Pirellone non modificano la visione del centrosini­stra cittadino che, forte delle due nuove stazioni a San Giovanni e al Villaggio Violino, non demorde: «Il progetto del treno ogni 15 minuti è un’opportunit­à in cui crediamo», spiega la sindaca Laura Castellett­i.

L’amministra­zione comunale rivendica tutti gli investimen­ti sul Tpl e chiede al Pirellone sforzi altrettant­o importanti per migliorare la rete. «Da dieci anni a questa parte sosteniamo il sistema di trasporto con il nostro bilancio, ma l’infrastrut­tura ha bisogno di essere concepita in relazione ai servizi con cui si connette», spiega Manzoni.

Insomma, i consiglier­i in delegazion­e a Graz si interrogan­o sulle similitudi­ni tra Brescia e il capoluogo della Stiria e tutti condividon­o l’idea che il modello austriaco sia un esempio al quale ispirarsi. «Sono motivato a mostrare che una visione alternativ­a esiste e se ci sono esempi europei come Graz, significa che anche noi possiamo farcela, nonostante le tante difficoltà», conclude il vicesindac­o di Brescia. L’Austria è un esempio da inseguire alla svelta, ad altissima velocità.

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L’ambizione Divenire polo nevralgico del flusso ferroviari­o

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