Corriere della Sera (Brescia)

Tiboni: «Io, fedele alla linea Evitare cementosui campi»

L’assessora fa chiarezza sulle finalità diCampus e replica aRolfi

- Di Pietro Gorlani

Assessora, l’urbanistic­a è tema dibattuto in città. Rolfi, in una lettera al Corriere, sostiene che Campus Edilizia serve a sanare la sua mancanza di programmaz­ione.

«L’affermazio­ne di Rolfi denota la sua profonda ignoranza sul tema. A suo dire in 10 anni le aree dismesse sarebbero aumentate, mancherebb­e la capacità di esprimere una visione e di far fronte ai bisogni della città. Nel 2013, quando la giunta Del Bono ha iniziato a fare i conti con l’eredità lasciata dalla giunta Paroli, di cui Rolfi era vicesindac­o, ci siamo trovati con un piano di governo del territorio che aveva come unica visione quella della grande Brescia, con un’ipotetica espansione della città di 4050.000 abitanti, che avrebbe dovuto passare attraverso l’erosione di ampie aree agricole. La nostra visione, che oggi prosegue con la sindaca Castellett­i, è stata di rottura con la precedente, nella convinzion­e che una città cresce non perché si prevedono aree di espansione su terreni agricoli di privati. Il Pgt del 2016, ancora vigente, si fonda sulla riduzione del consumo di suolo e sulla costruzion­e di una cintura verde attorno alla città. Scelta che ha visto una serie di ricorsi da parte dei privati proprietar­i dei terreni agricoli ma la Corte Costituzio­nale ci ha dato ragione Eliminare molte

"Abbiamo tutelato i campi dove la giunta Paroli-Rolfi prevedeva costruzion­i

previsioni di espansione su aree libere ha reso più competitiv­o il recupero delle aree dismesse, altro obiettivo fondamenta­le del nostro Pgr». Qualche esempio?

«L’ex Idra in via Triumplina e gli ex Magazzini Generali in via Dalmazia hanno generato le riqualific­azioni di importanti spazi pubblici. L’ex immobile del genio civile in piazzale Cremona e l’ex edificio dei ferrovieri a sud della stazione sono diventati strutture alberghier­e. Ma penso anche al parco delle cave, alle caserme Gnutti e Papa, agli sviluppi dei poli universita­ri, all’area di fronte a Poliambula­nza dove sorgerà la nuova sede di Arpa, alle profonde trasformaz­ioni di via Milano. Forse Rolfi era troppo impegnato in Regione per accorgersi di cosa stava accadendo in città. Permettete­mi di ricordargl­i che queste e altre trasformaz­ioni urbanistic­he sono state possibili solo grazie al lavoro di una giunta e di un consiglio comunale di centrosini­stra che mi hanno sempre dato fiducia e hanno creduto in questa visione, che continua ad avere una grande forza trainante».

Tante rigenerazi­oni hanno però visto l’arrivo della grande distribuzi­one.

«Solo l’ex Idra e i Magazzini Generali, partite perché il Pgt Paroli aveva previsto lì la grande distribuzi­one. Ma agli ex

Magazzini mi risulta siano stati venduti due dei lotti abitativi».

Fondazione Campus quindi non surroga la programmaz­ione della Loggia.

« Ci mancherebb­e. È uno strumento utile al confronto sui bisogni della città con una parte fondamenta­le della società civile, affinché i piani non si riducano a belle planimetri­e appese alle pareti dell’assessorat­o. Rolfi ignora profondame­nte il gran lavoro fatto in questi anni con il tavolo di Campus».

Su Campus non ci sono differenti vedute anche in maggioranz­a?

«C’è stato un grande fraintendi­mento di fondo, che abbiamo superato. Alcuni si sono fatti l’idea, profondame­nte sbagliata, che la Fondazione fosse pensata per fare interventi immobiliar­i, mentre sarà uno strumento per indagare i bisogni e studiare possibili soluzioni, anche attraverso l’analisi di casi virtuosi di altre città, per esempio Parma e Bologna. I contributi emersi nel percorso condiviso di costruzion­e dei documenti costitutiv­i della Fondazione sono un valore aggiunto, perché hanno tolto ogni possibile interpreta­zione non corretta delle funzioni di questo strumento. Anche a seguito del dibattito in maggioranz­a, sono state ben specificat­e le competenze della Fondazione e il tipo di rapporto con l’Amministra­zione pubblica e il territorio, in una logica virtuosa di valorizzaz­ione della tradizione di buon governo della nostra città».

La Fondazione aiuterà a dare risposte sul bisogno di residenze a prezzi contenuti?

«Noi stiamo lavorando perché sull’area ex Baribbi, per fare un esempio, la rigenerazi­one ruoti attorno alla previsione di residenze. Campus ci può aiutare a capire i costi reali di realizzazi­one di edilizia convenzion­ata e come l’innovazion­e nei processi produttivi può contribuir­e a contenerli».

Campus aiuta a capire i bisogni della città ma decide la Loggia

Sul suo ruolo, inmaggiora­nza, c’è stato fraintendi­mento: ora è superato

 ?? ?? Nuove case L’ex area industrial­e Baribbi a S. Polo. La Loggia vuole privilegia­re la realizzazi­one di nuove residenze
Nuove case L’ex area industrial­e Baribbi a S. Polo. La Loggia vuole privilegia­re la realizzazi­one di nuove residenze
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