Terzo settore e Coop Negrini, Serra e Visenzi sono i tre vincitori del Premio Brescianità
Il terzo settore e le cooperative sociali. L’arte che sa dare voce in modo creativo all’universo femminile. L’imprenditoria di prima generazione che sa affermarsi grazie all’innovazione e al coraggio. Sono questi i tre mondi che finiranno sotto i riflettori giovedì mattina alle 9.30, in via Tosio 12 sede dell’Ateneo, durante la cerimonia di consegna del “Premio Brescianità” che tradizionalmente apre le manifestazioni della giornata dei patroni di Brescia. Da questi mondi provengono infatti i tre premiati scelti quest’anno da Ateneo di Brescia e Fondazione civiltà bresciana. Valeria Negrini, rezzatese, oggi presidente di Federsolidarietà Lombardia e vicepresidente di Fondazione Cariplo, ha un lungo curriculum di operatività e leadership nelle brescianissime cooperative “L’Angolo”, “La rete”, “ArticoloUno”. Margherita Serra è una scultrice lucano-bresciana. Architetto, dopo un periodo di lavoro nei ranghi del Comune di Brescia si è dedicata alla scultura: i suoi lavori in ferro, vetro, pietra sono stati acclamati da Milano a Innsbruk a New York. Si divide fra Brescia, Matera e i laboratori di Carrara dove crea le sue sculture. Infine Giuseppe Visenzi, patron della Givi. Il 15 febbraio verrà consegnato anche il premio Brescia per la scienza creato da Università di Brescia e Ateneo. Per la settima edizione il premiato è Roberto Tottoli, islamista e arabista, rettore dell’Università “L’Orientale di Napoli”. Tottoli sa unire rigore scientifico e capacità divulgativa: è anche un autorevole commentatore del Corriere della Sera su fatti riguardanti il mondo arabo e islamico. “L’Islam e l’Europa” è il titolo della conferenza che Tottoli terrà per l’occasione in Università, nel salone Apollo in piazza del Mercato, mercoledì 14 alle ore 17.30.