La Feralpisalò con il Palermo di Genio Corini Tremila tifosi con i rosanero
Tutti hanno ancora negli occhi l’epico 1-1 conquistato contro la Reggiana in doppia inferiorità numerica sette giorni fa. Oggi però quella narrazione si mette in pausa. Alle 14 nella casa piacentina del Garilli arriva una pretendente alla Serie A, il Palermo. Sarà spinto da tremila tifosi rosanero, sarà come giocare in trasferta per i gardesani. La nuova sfida che aspetta Zaffaroni, allenatore che comincia ad assumere le sembianze dell’alchimista, è riuscire a tenere quell’espressione di resilienza sportiva nei retropensieri dei suoi calciatori, liberando però la mente da ciò che è stato, per inserirvi ciò che si vuole che sia. Così come quando predicava fiducia nei momenti di down, allo stesso modo il tecnico milanese ci tiene a non volare troppo vicino al sole una volta spiegate le ali. L’avversario odierno chiederà un nuovo sforzo, nuovi assestamenti tattici. Da confermare ci sarà la determinazione e la fiducia, che hanno permesso di prendere il passo veloce delle ultime sette gare, nelle quali i salodiani hanno raccolto 14 dei loro 21 punti. Eppure, l’ultima posizione è ad una lunghezza. Ecco perché entusiasmo e consapevolezza non devono inquinarsi con l’arroganza. I siciliani – amici da quell’incontro nella semifinale play-off di due stagioni fa – sono sì in un uguale buonissimo momento (anche per loro 14 punti nelle ultime sette), ma non vincono in trasferta addirittura dal 7 ottobre. Eugenio Corini ha una rosa attrezzata per il salto, inutile fare la conta dei presenti e degli assenti. Diverso per la Feralpi, che si porta in dote i due rossi di Reggio Emilia. Zaffaroni sarà costretto a cambiare il suo undici feticcio: Fiordilino verrà sostituito nel ruolo di regista da Hergheligiu o da Zennaro; al posto di Butic il ballottaggio è tra l’arrivo di gennaio Dubickas o la conferma di gennaio La Mantia, rimasto a Salò nonostante fosse in procinto di fare la valigia. La tentazione di partecipare a nuove imprese è evidentemente troppo forte.