«Illuminazione potenziata, poi un piazzale iconico per la città»
Le preoccupazioni palesate al Corriere da residenti e commercianti della stazione hanno portato la sindaca Laura Castelletti ad accelerare su una serie di interventi urbanistici già progettati da tempo. Uno su tutti: il potenziamento dell’illuminazione del piazzale della stazione e delle vie limitrofe. «Un progetto che è stato chiesto tempo fa ad A2A e che ho sollecitato in questi giorni» anticipa Castelletti. Riguarderà la facciata della stazione («intervento per il quale abbiamo già preso contatto con la Soprintendenza», precisa il primo cittadino) ma anche l’area della scalinata della metropolitana, l’autostazione dei bus, dei tratti di via Foppa e via Solferino. Zone che sovente diventano luoghi prediletti di spaccio o di aggressioni. Il potenziamento dell’illuminazione, il cui costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 200mila euro, è prodromico della maxi rigenerazione che la giunta sta immaginando per il quadrante stazione, che sarà uno degli snodi strategici della futura linea tramviaria Pendolina-Fiera. «Un progetto ancora non c’è ma comporterà una serie di interventi sugli spazi aperti per renderli più coerenti e fruibili. La stazione diventerà un luogo iconico della città, con un’attenzione particolare alla mobilità sostenibile» aggiunge Castelletti. La piazza di fronte alla stazione non gode di grandi spazi: l’idea è quella di creare un continuum tra via Togni (dove verrà demolita la tettoia in cemento dell’autostazione dei bus) e via Gambara, dove si trova l’ingresso alla fermata della metropolitana e che nel 2030 vedrà anche la fermata del tram. «Il quadrante stazione cambierà volto anche grazie alla nuova sede di A2A che sarà realizzata in via Sostegno» aggiunge la sindaca. Ci sono anche delle variabili urbanistiche enormi su cui la Loggia non ha molto potere, in quanto riguardano aree private: la principale riguarda l’ex centro commerciale Freccia Rossa che se rilanciato con funzioni istituzionali (sede della Provincia, di un museo, della cittadella dell’Innovazione) potrebbe fare da volano all’intera zona. Comprese le vicine ex cantine Folonari. chiuse da anni e «per i quali non ci sono novità riguardo al loro rilancio» conclude la sindaca.