Educazione stradale con occhiali «alticci»
Occhiali speciali che consentono di simulare l’alterazione visiva dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche. Grazie a questi particolari strumenti, gli studenti dell’istituto di istruzione superiore Luigi Cerebotani di Lonato hanno partecipato a un corso di educazione stradale, rivolto alle scuole del territorio, promosso nell’ambito di un progetto annuale di sicurezza della Polizia Locale. Gli alunni hanno approfondito i temi legati alle sanzioni per guida in stato d’ebbrezza e, attraverso l’utilizzo di occhiali specifici, alcuni volontari hanno sperimentato cosa comporta l’assunzione eccessiva di alcol: questi strumenti hanno una lente particolare che modifica la visuale, riduce il cono visivo e offusca le immagini, facendo vedere luci fastidiose e diminuendo la capacità di equilibrio. «Un tema importante— afferma il sindaco di Lonato Roberto Tardani— da affrontare con le generazioni più giovani, che si apprestano a conseguire la patente di guida, ma anche con chi è già in possesso del patentino del ciclomotore: l’obiettivo è informare i ragazzi in merito alle conseguenze che certe condotte scorrette possono comportare e ai risvolti negativi che i comportamenti illeciti possono avere non solo per l’aspetto sanzionatorio legato al ritiro della patente ma anche per il percorso che si è costretti ad effettuare al fine di riottenere il documento sospeso». Lo scopo del progetto è sensibilizzare chi deve conseguire la patente attraverso tre lezioni in programma in febbraio. Nel corso del primo incontro, un agente della Polizia Locale ha fornito informazioni sull’alcol, ha spiegato come il nostro corpo lo metabolizza e quali effetti può avere sulla guida, quali sono le sanzioni in base al tasso alcolemico rilevato dal test, quali sono gli strumenti utilizzati durante la prova del pretest e dell’etilometro. Per le altre scuole che hanno aderito al progetto, sono state predisposte alcune lezioni teoriche in aula e una serie di brevi uscite sul territorio insieme agli agenti della Polizia Locale.
«La scuola— spiega Angelina Scarano, dirigente dell’istituto— deve essere un ambiente in cui non solo si acquisiscono le conoscenze necessarie per diventare professionisti, nel nostro caso specifico, del settore meccanico, informatico ed elettronico, ma è anche un luogo dove trasmettere ai giovani l’importanza di assimilare le buone pratiche per essere, in primis, dei buoni cittadini».