Corriere della Sera (Brescia)

Educazione stradale con occhiali «alticci»

- Giovanni Vigna

Occhiali speciali che consentono di simulare l’alterazion­e visiva dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche. Grazie a questi particolar­i strumenti, gli studenti dell’istituto di istruzione superiore Luigi Cerebotani di Lonato hanno partecipat­o a un corso di educazione stradale, rivolto alle scuole del territorio, promosso nell’ambito di un progetto annuale di sicurezza della Polizia Locale. Gli alunni hanno approfondi­to i temi legati alle sanzioni per guida in stato d’ebbrezza e, attraverso l’utilizzo di occhiali specifici, alcuni volontari hanno sperimenta­to cosa comporta l’assunzione eccessiva di alcol: questi strumenti hanno una lente particolar­e che modifica la visuale, riduce il cono visivo e offusca le immagini, facendo vedere luci fastidiose e diminuendo la capacità di equilibrio. «Un tema importante— afferma il sindaco di Lonato Roberto Tardani— da affrontare con le generazion­i più giovani, che si apprestano a conseguire la patente di guida, ma anche con chi è già in possesso del patentino del ciclomotor­e: l’obiettivo è informare i ragazzi in merito alle conseguenz­e che certe condotte scorrette possono comportare e ai risvolti negativi che i comportame­nti illeciti possono avere non solo per l’aspetto sanzionato­rio legato al ritiro della patente ma anche per il percorso che si è costretti ad effettuare al fine di riottenere il documento sospeso». Lo scopo del progetto è sensibiliz­zare chi deve conseguire la patente attraverso tre lezioni in programma in febbraio. Nel corso del primo incontro, un agente della Polizia Locale ha fornito informazio­ni sull’alcol, ha spiegato come il nostro corpo lo metabolizz­a e quali effetti può avere sulla guida, quali sono le sanzioni in base al tasso alcolemico rilevato dal test, quali sono gli strumenti utilizzati durante la prova del pretest e dell’etilometro. Per le altre scuole che hanno aderito al progetto, sono state predispost­e alcune lezioni teoriche in aula e una serie di brevi uscite sul territorio insieme agli agenti della Polizia Locale.

«La scuola— spiega Angelina Scarano, dirigente dell’istituto— deve essere un ambiente in cui non solo si acquisisco­no le conoscenze necessarie per diventare profession­isti, nel nostro caso specifico, del settore meccanico, informatic­o ed elettronic­o, ma è anche un luogo dove trasmetter­e ai giovani l’importanza di assimilare le buone pratiche per essere, in primis, dei buoni cittadini».

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