Feralpic on dannata daunrigoreaBari e la classifica piange
Un equilibrio al rialzo di energie, ma al ribasso di calcio. Non è stata una bella partita quella che ieri ha visto la Feralpisalò perdere a Bari con il minimo scarto in occasione della venticinquesima giornata di Serie B; un 1-0 arrivato per un calcio di rigore trasformato da Sibilli, unico highlight all’interno di una partita dove i portieri hanno fatto forse una parata degna di questo nome a testa. Peccato per gli spettatori, soprattutto quelli che non avevano possibilità di cambiare canale, gli oltre quindicimila del San Nicola. Tra questi ce n’erano ventidue che per tifare verdeblù si erano fatti più di ottocento chilometri di strada e che ne avrebbero coperti altrettanti al ritorno, masticando amaro.
Non sono mancati impegno ed organizzazione, la gara si poteva anche pareggiare. Legittimo dire – come ha fatto mister Zaffaroni al termine della stessa – che sarebbe stato più giusto così, pesando gli zeri delle situazioni pericolose costruite. Ma quando si lascia decidere al singolo episodio, può anche andare male. Un singolo episodio che arriva non dopo costruzione, ma capita in modo estemporaneo tra molte distruzioni. Un tiro da fuori di Lulic alla mezz’ora del secondo tempo sul quale Di Molfetta ha l’imperizia di andare con le braccia alte, col risultato di parare senza essere il portiere.
Un caso molto simile, forse premonitore, era accaduto anche ad inizio ripresa, con il gomito di Kourfalidis che aveva deviato il cross di Sibilli. Gomito aderente al corpo, il Var aveva giustamente fatto tornare il sig. Santoro di Messina sui propri passi. All’andata in panchina c’era Marino ed era finita con un divertente 3-3; al ritorno si è percepito nitidamente il cambio in panchina con Iachini, che ha portato la sfida su un altro campo: ritmo alto, aggressività, giocate dirette, poco coraggio, zero rischi. Tante corse (molte delle quali in avanti, va detto), ma scarsa qualità per poter trattare palla ad alte velocità. Il tutto si è tradotto in un gioco spezzettato da tanti falli, da una mole di palloni persi per controlli o passaggi sbagliati, e dall’offuscamento dei giocatori di maggiore qualità presenti.
Non è un caso che la partita di ieri sia coincisa con la peggiore performance stagionale sia per Di Molfetta che per Felici (eccezionale Dorval nell’annullarlo); ma anche di Menez. Si è salvato solamente Sibilli, il più vicino (o il meno lontano) dai suoi standard. Senza Compagnon (convocato, non era nemmeno in panchina), con Di Molfetta e Felici disinnescati e con un avversario pronto a soffocare il gioco, per la Feralpi è stato complesso trovare alternative alla palla indirizzata sulle punte. Dubickas e Butic hanno palesato tutti i loro limiti, non riuscendo quasi mai a pulire le giocate, a far salire i compagni, a scambiare nello stretto per liberare spazio da attaccare.
Molto buona la prova dei due impianti difensivi, capaci di distruggere e coprire con attenzione. Uno 0-0 scritto, saltato per una mano, che toglie ai gardesani la possibilità di stare al passo con le concorrenti play-out, tutte a punti nella giornata.