Smog, l’aria è velenosa: tornano i divieti
Legambiente eBsAttiva: Regione faccia di più. Maione: nel 2024 investiti 30milioni
Dopo cinque giorni di cancerogene polveri fini ben oltre i limiti fini da oggi tornano a Brescia e in altre 9 province lombarde le misure antismog di primo livello: in città ci sarà lo stop (dalle 7.30 alle 19.30) a tutti i veicoli Euro 0 e 1 e degli Euro 2, 3 e 4 a gasolio, mentre ovunque i termostati di case e uffici non dovranno superare i 19°C, è vietato lo spandimento di reflui zootecnici (tranne che l’interramento immediato) e sotto i 300 metri d’altitudine non si possono accendere stufe e camini con meno di 3 stelle di efficienza energetica. Misure emergenziali che tutti sanno non essere risolutive (anche per scarsità dei controlli). Solo la pioggia di giovedì e venerdì ripulirà l’aria. Con oggi sono 30 i giorni con PM10 oltre i limiti di legge al Villaggio Sereno, a fronte dei 35 giorni di bonus concessi dall’Ue. «C’è un problema sanitario, ma i governatori regionali del bacino padano anziché lavorare sugli allevamenti intensivi e mettere nuovi fondi sul trasporto pubblico preferiscono chiedere a Bruxelles di alzare i limiti degli inquinanti» dice Giovanni Mori, portavoce della lista civica Brescia Attiva. Forti critiche anche da Legambiente. Replica dell’assessore regionale Giorgio Maione: «Anche quest’anno in Lombardia investiremo 30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale ammontano a 19 miliardi e in 20 anni la concentrazione di Pm10 si è ridotta del 39%».