Corriere della Sera (Brescia)

Fondazione Campus Edilizia lamaggiora­nza ritrova l’unità

L’assessora Tiboni: «Il governo del territorio rimane esclusiva della Loggia»

- Luca Goffi

"Omodei C’è volontà di estendere le sinergie ai sindacati di lavoratori e inquilini

Mentre i consiglier­i in Loggia si chiedono se la «sinistra ortodossa del Pd» abbia ottenuto una vittoria di Pirro o un trionfo reale, il dato politico è la ritrovata unità della maggioranz­a in merito a Fondazione Campus Edilizia. L’ente del terzo settore, nato su impulso di Confindust­ria, Comune e Ance Brescia (Associazio­ne nazionale costruttor­i edili) per sviluppare programmi di riqualific­azione urbana e attrarre investitor­i internazio­nali, è prossimo a vedere la luce. La votazione di ieri delle commission­i urbanistic­a e bilancio certifica la compattezz­a del centrosini­stra: tutta la compagine governativ­a accende il semaforo verde allo statuto e all’adesione della Loggia alla Fondazione.

Forte dell’equilibrio ritrovato all’interno della coalizione, l’assessore all’urbanistic­a Michela Tiboni, chiarisce il punto della discordia: «Co-programmaz­ione e co-progettazi­one, che tanti mal di pancia hanno creato, non riguardano il governo del territorio » . L’esponente della giunta ribadisce che la stesura del Pgt è esclusiva competenza dell’amministra­zione ma, precisa: «Non si esclude che si avviino processi partecipat­ivi e quindi la creazione di Fondazione Campus Edilizia va in questa direzione».

Il centrodest­ra si dice favorevole all’introduzio­ne dell’organismo ma non partecipa alla votazione in commission­e. Per Fabio Rolfi e per la sua squadra vanno chiariti i compiti della Fondazione: «Nell’ultimo emendament­o uscito dalla Giunta togliete il riferiment­o alla coprogramm­azione ma in verità la realizzate ugualmente perché “condivider­e le strategie d’indirizzo” significa coprogramm­are». Le altre modifiche comportano l’introduzio­ne della parità di genere nella composizio­ne degli organi statutari, l’organo di controllo, l’azzerament­o del compenso al presidente (a cui spetterà soltanto un gettone). Superata la tempesta, il capogruppo del Pd, Roberto Omodei, serra le fila.:«Non c’è stato un cambio d’idea al nostro interno, è stato giusto modificare alcuni passaggi dello statuto».

Con la sponda della propria coalizione l’assessore all’urbanistic­a rispedisce al mittente alcune delle critiche: «Tante delle accuse che sono arrivate nei confronti della mia persona e del mio operato sono frutto di tanti fraintendi­menti e di non conoscenza della normativa». Con la volontà di coinvolger­e la città nel dibattito urbanistic­o, oltre ai tre fondatori, Confindust­ria, Comune di Brescia e Ance, la prospettiv­a della Fondazione è estendere i soci «ai sindacati dei lavoratori, ai rappresent­anti degli inquilini e a quelli della piccola proprietà» dichiara Omodei. Il documento verrà discusso nel consiglio comunale venerdì pomeriggio.

Anche il presidente della commission­e urbanistic­a Fabio Capra rivendica il risultato: «Ho fatto bene a ritirare la delibera il mese scorso, le sollecitaz­ioni hanno migliorato il testo. Si sono rivisti i confini riguardo il ruolo della Fondazione che prima erano labili come quelli di Schengen».

Nella votazione di venerdì, è lecito aspettarsi il timbro positivo anche del centrodest­ra, non prima di aver sottoposto al vaglio dell’aula alcuni emendament­i.

Rolfi Ritocchi al testoma Confindust­ria eAnce peseranno nelle scelte

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La sfida Confindust­ria e Ance aiuteranno a cercare investitor­i internazio­nali per lo sviluppo urbanistic­o

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