Ilmuseo Rambotti di Desenzano si rifà il look
«Il Comune di Desenzan o h a p r omo s s o un’importante operazione che rende il principale museo cittadino accessibile a tutti, un vero e proprio fiore all’occhiello per la qualità espositiva multimediale e per il lavoro che è stato fatto sulle barriere architettoniche, cognitive e sensoriali. Un progetto immersivo e moderno, grazie al quale nessuno si sentirà più escluso: il merito va agli uffici comunali».
Con queste parole Pietro Avanzi, assessore alla Cultura del Comune di Desenzano, ha illustrato l’intervento di valorizzazione del Museo Civico Archeologico Rambotti e del sito palafitticolo del Lavagnone. Grazie a un investimento di oltre un milione di euro, ripartito tra fondi del Comune, della Regione, del Ministero del Turismo e del Pnrr, sono stati predisposti nuovi allestimenti e nuove sale ed è stato riqualificato il sito del Lavagnone.
«Il Museo Rambotti è di altissimo livello e degno di una grande città— spiega Avanzi — è una struttura tecnologicamente avanzata, dotata di un grande effetto scenografico, che permette di vivere un’esperienza diversa. Il nuovo
Il lavoro allestimento lascia qualcosa di speciale a chi lo visita».
Il bando ministeriale ha riguardato i siti Unesco del territorio: Desenzano è l’ente calocali pofila del progetto. Il piano terra del Museo Rambotti, completamente ristrutturato e rinnovato, presenta una nuova pavimentazione e un’illuminazione ecologica, oltre a un’entrata e una reception più confortevoli e fruibili. Il percorso espositivo, adatto a persone diversamente abili, ipovedenti e ipoudenti, è stato rielaborato in modo da tracciare un’immaginaria linea del tempo, corredata da motivi grafici sulle pareti, che guidano i visitatori in un viaggio alla scoperta della preistoria.
Saranno posizionati alcuni “oculus”, visori di realtà virtuale aumentata per proiettare un video relativo ai siti Unesco e un filmato specifico dedicato a Desenzano.
I fondi ottenuti dagli enti saranno impiegati per mettere a disposizione della cittadinanza un autobus turistico gratuito che farà il giro dei Comuni aderenti al bando (Desenzano, Pozzolengo, Lonato e Gavardo), che custodiscono reperti storici archeologici, e per implementare una campagna di comunicazione finalizzata ad attirare turisti stranieri.
Infine il sito del Lavagnone è stato coperto con una struttura in acciaio di 10,60 metri per 28, con chiusura in tessuto tecnico che consente di mettere al sicuro i reperti.