Corriere della Sera (Brescia)

Maione: «Deroga ai nuovi limiti o chiude il 75% delle industrie»

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Brescia, come la Lombardia, negli ultimi anni ha fatto importanti passi in avanti per migliorare la qualità dell’aria ma serve più tempo per raggiunger­e gli sfidanti obiettivi imposti da Bruxelles: un’accelerata sarebbe controprod­ucente, perché metterebbe «fuorilegge» due aziende due tre, infliggend­o un colpo «mortale» all’economia dell’intera regione. Questa in buona sostanza la posizione di Regione e dell’assessore all’Ambiente Giorgio Maione, avvocato bresciano.

«L’accordo in Europa deve ancora essere confermato e deve passare tutto l’iter formale di adozione — spiega l’assessore —. Il testo è stato migliorato perché riconosce le specificit­à territoria­li e la possibilit­à di deroga. Questo per la Pianura Padana è fondaper mentale. Noi inquiniamo molto meno della media europea. Le emissioni pro capite in Lombardia sono un terzo della media Europea. Siamo penalizzat­i da una situazione orografica che non consente il circolo dell’aria» dice ricordando che negli ultimi 20 anni la concentraz­ione di PM10 si è ridotta del 39%. Maione entra anche nel merito delle ricadute sanitarie dell’inquinamen­to atmosferic­o, ricordando che «in Lombardia l’aspettativ­a di vita è più alta della media italiana. Siamo tra le regioni dove si vive più a lungo in Europa». Un dato su cui per incide la qualità delle cure sanitarie, migliori che in altre zone d’Europa (e d’Italia). La Lombardia ora «definirà una posizione comune con le altre regioni del bacino Padano e con il governo, con il quale c’è sintonia» portare a Bruxelles un cronoprogr­amma degli interventi. «I limiti imposti dalla direttiva europea sarebbero applicabil­i solo con l’eliminazio­ne del 75% dei veicoli circolanti, del 75% degli impianti di riscaldame­nto domestico a metano e del 100% degli impianti di riscaldame­nto domestico a biomassa, del 60% dei capi di bestiame e del 75% delle attività industrial­i. È chiaro quindi come non possano essere compatibil­i con il nostro tessuto economico e sociale » chiude l’assessore, ricordando i 30 milioni di incentivi regionali previsti nel 2024 per l’acquisto di veicoli e impianti di riscaldame­nto più green. Giusto ricordare che il bilancio di Regione vale 32 miliardi l’anno, 21 dei quali destinati alla sanità. (p.gor.)

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