La Cattolica in campo con un nuovo corso per consolidare l’esperienza Capitale
«Approcciomanageriale al turismo colto»
Un corso di laurea innovativo per un turismo colto, sostenibile, e per un’industria del turismo che in Italia possa decollare.
Prende forma nella sede bresciana dell’Università Cattolica il nuovo corso di laurea triennale professionalizzante – in connessione con il mondo del lavoro – «Tourism management, sostenibilità e valorizzazione del territorio», presentato ieri e promosso dalle facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze linguistiche e letterature straniere. Consentirà agli allievi della Cattolica di esplorare i vari ambiti del turismo, identificando lo sbocco lavorativo specifico e più idoneo a ciascuno (alla luce della sottile interconnessione che si sviluppa strada facendo tra hard e soft skills), a partire dalla solida base formativa di tipo interdisciplinare, che intreccia competenze economico-gestionali, linguistiche e conoscenze storicoartistiche. Un’integrazione oggi imprescindibile per affrontare le sfide poste dal settore turistico: consolidare (nel bresciano) il profilo di Capitale della Cultura, far dialogare enti e istituzioni dei diversi scenari ad alto potenziale turistico, caratterizzanti la vasta Provincia; più in generale, lavorare in tutto il territorio italiano per formare in modo definitivo «una vera e propria industria del turismo, oltre le tante realtà artigianali che distinguono l’Italia — ha affermato Roberta Sebastiani, docente di Economia e gestione delle imprese, e coordinatrice del nuovo corso di laurea insieme al professor Guido Milanese, ordinario di Cultura classica ed europea —. Ci inseriamo in questa transizione».
Colonna portante dei piani di studio è l’attenzione al tema della sostenibilità nella sua traduzione operativa da parte degli attori di settore.
Due le lingue straniere (l’inglese è la prima). Previsti laboratori professionalizzanti e lo stage conclusivo (apertura iscrizioni: 8 aprile, https:// brescia.unicatt.it/). «Il corso è strategico e frutto di una programmazione feconda, oltre ad avere una forte vocazione etica» ha affermato Andrea Canova, preside della facoltà di Lettere e Filosofia. L’attenzione alla dimensione del marketing – con la comunicazione internazionale per il turismo, uno degli ambiti chiave di specializzazione – è invece stata sottolineata dal preside della facoltà di Lingue e letterature straniere, Giovanni Gobber, portando in rilievo anche lo «sguardo interlinguistico» che connota il corso.
Le due facoltà esprimono un legame radicale con il tessuto bresciano, apprezzato dall’assessore con delega alle Attività Produttive e al Turismo Andrea Poli: «Auspichiamo che le imprese sappiano sempre più trattenere in futuro le competenze» ha affermato, riferendosi alle figure che usciranno da questo corso progettato per colmare vuoti formativi e occupazionali. Dal marketing manager specializzato nel settore turistico, al social media manager per il turismo e il territorio, fino al project manager per la creazione di itinerari e percorsi.
La proposta Interconnessione fra conoscenze economiche, artistiche e storico-letterarie