«Corda molle» Girelli interroga Salvini sulla gratuità
Il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, viene incalzato dalle domande del Partito Democratico che chiede chiarimenti in merito alla possibile introduzione di pedaggi lungo la corda molle di Brescia. Il deputato democratico, Gian Antonio Girelli, presenta un’interrogazione per fugare i dubbi riguardo le dichiarazioni del vicepremier della Lega, rilasciate il 6 febbraio scorso: «Dal prossimo mese di giugno non ci saranno nuovi pedaggi o incrementi di tariffe per i mezzi che percorrono la ‘’Corda Molle’’ di Brescia» affermava Salvini. Quindi il parlamentare del Pd esplicita le proprie perplessità. «Il dubbio che il Ministro Matteo Salvini tenga tutto sotto traccia fino alle elezioni Europee per poi ammettere che si dovrà pagare il pedaggio è molto forte». Girelli intende apprendere dal ministro «i dettagli della convenzione pattuita tra il Ministero e la concessionaria e per capire se lo stesso si è attivato per tempo individuando un percorso che eviti il pagamento del pedaggio». Il deputato bresciano ricorda che la corda molle «Da sempre è una valvola di sfogo per saltare la città in direzione nord-sud-ovest e viceversa» di conseguenza l’introduzione del pagamento di un eventuale pedaggio devierebbe parte del flusso veicolare e comporterebbe «un aggravio del traffico locale su questa fascia di territorio». Dati questi elementi, l’onorevole democratico chiede al Ministero dei trasporti in qualità di unico soggetto «deputato a risolvere la questione» da quanto tempo fosse a conoscenza «delle intenzioni del concessionario e quali azioni concrete intende operare fin da subito per scongiurare il pedaggio».