Corriere della Sera (Brescia)

Servono i tre punti oggi alle rondinelle Arriva laReggiana e resta l’emergenza

FuoriCista­na, Borrelli in panca, tornaGalaz­zi

- Luca Bertelli

Tre partite in sette giorni, quattro in tredici. Poi l’ultima, prima della pausa nazionali e della volata finale con otto giornate da disputare sino a venerdì 10 maggio. Il Brescia è al momento chiave della stagione. Non è il primo, di snodi ve ne sono già stati due: Gastaldell­o non lo ha superato, Maran invece dal suo arrivo ha cambiato le sorti dell’annata. Prima è riuscito a infilare una lunga striscia positiva sino a Santo Stefano, poi all’inizio del girone di ritorno è rimasto in piedi nonostante un mercato chiuso senza rinforzi e gli infortuni in serie. Numericame­nte, oggi contro la Reggiana a Mompiano (inizio ore 14), migliora qualcosa: rientrano gli squalifica­ti Galazzi e Olzer, con il primo in predicato di tornare titolare dopo un periodo no, restano assenti Lezzerini,

Fogliata e Cistana con Borrelli aggregato solo per la panchina. Rolando Maran, squalifica­to e oggi sostituito dal vice Christian Maraner, trentino doc come lui, il suo vice storico, ieri ha detto che «verrà in panchina solo per onor di firma» e la speranza è di non doverlo rischiare. Si rigioca martedì a Ascoli, poi sabato arriva il Palermo di Corini: sarebbe fondamenta­le averlo per le prossime due sfide, ma è innegabile che quella da vincere a tutti i costi sia oggi. E non solo per la cabala favorevole, con la Reggiana a secco al Rigamonti dal 6 giugno 1999 (è stata battuta persino dal Brescia di Lupu, che nel 1995 segnò qui l’unica rete con le rondinelle).

Maran ha un pregio. Uno dei tanti. In casa, quando una gara conta, non la sbaglia. Lo racconta la sua storia, non solo quanto ha costruito da novembre a oggi, periodo di tempo in cui davanti al proprio pubblico è crollato solo con il Parma. L’avversario odierno, che in caso di vittoria aggancereb­be Bisoli e soci a 33 punti, molto efficace fuori casa (ha conquistat­o 16 punti, gli stessi accumulati dal Brescia in casa), è uno di quelli che va battuto: nonostante le assenze, la rosa è migliore rispetto a quella allenata da Sandro Nesta, incappato sabato scorso in una sconfitta interna con la Ternana dopo sette risultati utili. Preoccupa l’attacco, anemico senza Borrelli, anche se Moncini è pronto per regalare uno squillo di tromba come avvenne con il Cittadella: alle sue spalle dovrebbero agire Bjarnason e Galazzi, mentre in regia sarà Paghera - promosso dopo l’assist decisivo a Genova - a dirigere le operazioni con Bisoli e Bertagnoli nel ruolo a loro più congeniale (la mezzala). Qualche dubbio in difesa, ma Papetti dovrebbe essere confermato vicino ad Adorni. I numeri dicono che, nelle ultime cinque gare, il Brescia ha segnato solo nella ripresa: la pazienza è sempre buona consiglier­a, ma questo è un avversario che va aggredito subito.

"Maran Questa è una tappa più importante di altre per noi

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