Corriere della Sera (Brescia)

La sindaca alministro: ora più polizia per la città Rolfi: inizi ad usare i vigili

Il tema criminalit­à ampliai divari tra maggioranz­a e opposizion­e

- Pietro Gorlani

"Laura Castellett­i Al governo e alministro Piantedosi chiedo più uomini e risorse. Brescia ha bisogno di risposte e nonmi fermerò finché non le avrò ottenute

Una rapina all’ora dell’aperitivo, il venerdì sera, nel salotto buono della città, nell’ora clou dello shopping e del passeggio, anche per la politica locale diventa una sorta di linea Maginot oltrepassa­ta la quale è doveroso prendere provvedime­nti. «Un episodio gravissimo, intollerab­ile» lo definisce la sindaca Laura Castellett­i, che non ha intenzione di assistere all’escalation criminosa comodament­e seduta sulla sua poltrona di palazzo Loggia.

Ieri mattina, come prima cosa, è andata alla gioielleri­a «I gioielli di Rossana» di via X Giornate per incontrare le vittime dell’aggression­e e «per far sentire loro la vicinanza e il supporto della città in questo momento difficile» scrive in un comunicato, dove spiega di avere «piena fiducia nel lavoro degli inquirenti» ma aggiungend­o che ora serve fare di più sul fronte sicurezza. «È chiaro che serva un intervento dello Stato per rispondere efficaceme­nte al fenomeno delle rapine che, come riportano le statistich­e e coministro

FabioRolfi Intervento tardivo. Ora si usino i 300 agenti della polizia locale a supporto delle forze di sicurezza, non solo per tartassare i bresciani dimulte

me purtroppo si evince dalla cronaca di questi giorni, è in crescita. Il governo ha il compito di garantire gli standard di sicurezza adeguati. Servono più uomini e più risorse. In queste ore sto cercando di mettermi in contatto con il Piantedosi, dal quale mi aspetto una presa in carico della situazione che la nostra città sta vivendo, con azioni concrete. Brescia ha bisogno di risposte, non mi fermerò finché non le avrà ottenute» afferma con toni perentori la prima cittadina. Toni che utilizzerà anche nel Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza chiesto immediatam­ente alla Prefetta e già calendariz­zato per martedì. La rapina dell’altro ieri fa infatti seguito ai due furti (fondamenta­le la differenza, visto che nel furto non si consuma violenza contro alcuno) messi a segno il 16 febbraio e il 5 dicembre rispettiva­mente nelle gioielleri­e «Real Royal Jewel» di via X Giornate (colpo da 70 mila euro) e nella gioielleri­a Tomaselli di Corsetto Sant’Agata (bottino da 150 mila euro).

L’opposizion­e, che dall’estate, a suon di conferenze stampa, denuncia il crescendo clima d’insicurezz­a presente in città— legandolo in prevalenza al fenomeno della criminalit­à giovanile e dello spaccio — passa al contrattac­co per bocca del suo leader, Fabio Rolfi: «Abbiamo una giunta in bambola, ingessata sulle proprie contraddiz­ioni ideologich­e la quale da mesi ripete che “Brescia è sicura”, “non esistono baby gang” oltre al classico mantra “la sicurezza non è competenza nostra”. Questa è la conseguenz­a. Una città con aggression­i e risse quotidiane dove i delinquent­i possono tranquilla­mente svaligiare o rapinare tre gioielleri­e in poche settimane in centro storico scappando in monopattin­o». Per Rolfi l’intervento del sindaco è tardivo: «Avrebbe dovuto chiedere maggiori risorse e uomini per la città mesi fa, mentre fino a oggi ha negato i problemi di sicurezza. Sono settimane che il centrodest­ra avanza proposte, dall’introduzio­ne del Daspo urbano al pattugliam­ento fisso del centro storico. Ora è il tempo di usare i trecento agenti di polizia locale in supporto alle forze di polizia per la sicurezza della città e non solo per tartassare i bresciani di multe». La polemica sulla sicurezza è destinata a crescere. Ancora.

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