La sindaca alministro: ora più polizia per la città Rolfi: inizi ad usare i vigili
Il tema criminalità ampliai divari tra maggioranza e opposizione
"Laura Castelletti Al governo e alministro Piantedosi chiedo più uomini e risorse. Brescia ha bisogno di risposte e nonmi fermerò finché non le avrò ottenute
Una rapina all’ora dell’aperitivo, il venerdì sera, nel salotto buono della città, nell’ora clou dello shopping e del passeggio, anche per la politica locale diventa una sorta di linea Maginot oltrepassata la quale è doveroso prendere provvedimenti. «Un episodio gravissimo, intollerabile» lo definisce la sindaca Laura Castelletti, che non ha intenzione di assistere all’escalation criminosa comodamente seduta sulla sua poltrona di palazzo Loggia.
Ieri mattina, come prima cosa, è andata alla gioielleria «I gioielli di Rossana» di via X Giornate per incontrare le vittime dell’aggressione e «per far sentire loro la vicinanza e il supporto della città in questo momento difficile» scrive in un comunicato, dove spiega di avere «piena fiducia nel lavoro degli inquirenti» ma aggiungendo che ora serve fare di più sul fronte sicurezza. «È chiaro che serva un intervento dello Stato per rispondere efficacemente al fenomeno delle rapine che, come riportano le statistiche e coministro
FabioRolfi Intervento tardivo. Ora si usino i 300 agenti della polizia locale a supporto delle forze di sicurezza, non solo per tartassare i bresciani dimulte
me purtroppo si evince dalla cronaca di questi giorni, è in crescita. Il governo ha il compito di garantire gli standard di sicurezza adeguati. Servono più uomini e più risorse. In queste ore sto cercando di mettermi in contatto con il Piantedosi, dal quale mi aspetto una presa in carico della situazione che la nostra città sta vivendo, con azioni concrete. Brescia ha bisogno di risposte, non mi fermerò finché non le avrà ottenute» afferma con toni perentori la prima cittadina. Toni che utilizzerà anche nel Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza chiesto immediatamente alla Prefetta e già calendarizzato per martedì. La rapina dell’altro ieri fa infatti seguito ai due furti (fondamentale la differenza, visto che nel furto non si consuma violenza contro alcuno) messi a segno il 16 febbraio e il 5 dicembre rispettivamente nelle gioiellerie «Real Royal Jewel» di via X Giornate (colpo da 70 mila euro) e nella gioielleria Tomaselli di Corsetto Sant’Agata (bottino da 150 mila euro).
L’opposizione, che dall’estate, a suon di conferenze stampa, denuncia il crescendo clima d’insicurezza presente in città— legandolo in prevalenza al fenomeno della criminalità giovanile e dello spaccio — passa al contrattacco per bocca del suo leader, Fabio Rolfi: «Abbiamo una giunta in bambola, ingessata sulle proprie contraddizioni ideologiche la quale da mesi ripete che “Brescia è sicura”, “non esistono baby gang” oltre al classico mantra “la sicurezza non è competenza nostra”. Questa è la conseguenza. Una città con aggressioni e risse quotidiane dove i delinquenti possono tranquillamente svaligiare o rapinare tre gioiellerie in poche settimane in centro storico scappando in monopattino». Per Rolfi l’intervento del sindaco è tardivo: «Avrebbe dovuto chiedere maggiori risorse e uomini per la città mesi fa, mentre fino a oggi ha negato i problemi di sicurezza. Sono settimane che il centrodestra avanza proposte, dall’introduzione del Daspo urbano al pattugliamento fisso del centro storico. Ora è il tempo di usare i trecento agenti di polizia locale in supporto alle forze di polizia per la sicurezza della città e non solo per tartassare i bresciani di multe». La polemica sulla sicurezza è destinata a crescere. Ancora.