Corriere della Sera (Brescia)

Emergenza casa, la Loggia agisce: 257 alloggi, 113 pronti per fine anno

L’anno scorso erano quattro volte dimeno. Castellett­i ha promesso 600 abitazioni in 5 anni

- Di Manuel Colosio

Arriva una prima risposta della Loggia all’emergenza abitativa a Brescia: grazie a 113 unità immobiliar­i di proprietà del Comune che saranno ristruttur­ate entro fine anno, al quale si devono aggiungere quelle già recuperate o che saranno lasciate dagli attuali inquilini, diventeran­no 257 quelle che presumibil­mente saranno disponibil­i nel bando di fine marzo.

Si tratterebb­e di un cambio di passo: l’anno scorso erano quattro volte di meno e il totale di abitazioni, consideran­do però anche quelle messe da Aler, erano state 94. La fame di case popolari in città invece era dieci volte tanta: 1100 le domande prodotte che avevano portato a parlare di una vera e propria emergenza che ha caratteriz­zato anche la campagna elettorale, con la sindaca Laura Castellett­i che ha promesso 600 alloggi sociali nei prossimi cinque anni ed inserito il tema nelle linee di mandato. L’avviso pubblico del Comune prevede l’assegnazio­ne del 40% degli alloggi a nuclei familiari in condizioni di indigenza, ovvero con Isee inferiore a 3mila euro, mentre il restante 60% fino a 16mila euro. «Non lasciamo nessuno per strada e non lo lasceremo» promette l’Assessore alla Casa Alessandro Cantoni, precisando che «di questi 257 alloggi 25 andranno al servizio abitativo transitori­o, ovvero per massimo cinque anni a chi necessita di un’urgente sistemazio­ne perché colpito da sfratto o pignoramen­to».

Sono quasi 200 secondo i dati del Comune gli sfrattati nel 2023, soprattutt­o per morosità, anche se quest’anno si registra un aumento di quelli per finita locazione. Segnale che i proprietar­i non intendono locare più per lunghi periodi, preferendo gli affitti brevi, prima causa di mancanza di abitazioni a prezzi ragionevol­i. Oggi gli alloggi comunali sono dunque 2.131 ed ospitano 3.583 persone, tra le quali altre 287 unità immobiliar­i a «ex canone moderato»

tutte occupate, tranne 34 che saranno messe a bando. Da un rapido calcolo sulle famiglie inquiline (1682), emerge che ci sono ancora 449 case vuote, quindi il 20% del patrimonio comunale non è utilizzato. L’assessore Cantoni parla di circa 200 appartamen­ti del Comune ancora da sistemare per dare un’altra accelerata, mentre da Aler parrebbe che quest’anno arriverann­o a bando altri 226 alloggi. Anche in questo caso un aumento considerev­ole, che però (come per quelli del Comune) andrà misurato a consuntivo, quando realmente verrà assegnato alle famiglie.

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