Spari contro l’ambulatorio Il pm: in cinque a processo
Poco più di un anno dopo dai fatti si avvicina l’appuntamento nelle aule di giustizia. Era l’alba del 23 gennaio 2023, quando il silenzio di Palazzolo fu rotto dai colpi di kalashnikov esplosi contro la vetrina di un ambulatorio medico. La pm Roberta Panico ha chiuso l’inchiesta e chiesto che siano rinviate a giudizio cinque persone. Tre arresti scattarono a maggio 2023. Passionale il movente dell’agguato violento: «Se continui la relazione con lei do fuoco al locale» aveva minacciato un indagato geloso uno dei due titolari del poliambulatorio. Poi dalle parole passò ai fatti: 15 colpi di kalashnikov contro la vetrina del Poliambulatorio MED360 srl. Il mandante è ritenuto Giovanni Utzi, 47 anni, dipendente delle Poste originario di Gioia Tauro ma di casa a Palazzolo. Fino al settembre 2022 aveva una storia extraconiugale con una donna, certo che anche uno dei soci del MED360 la frequentasse. Intercettato, avrebbe ammesso proprio con lei. Come l’esecutore materiale: Giacomo Capra, 46 anni, di Desenzano, già nei guai il 29 marzo di un anno fa per una rapina in un supermercato di Manerbio. Manette, infine, per Rosario Polimeni, 60 anni, calabrese di casa a Castrezzato: sarebbe tra i rapinatori del colpo a mano armata (da 217 mila euro) messo a segno il 30 luglio 2020 nell’ufficio postale di Palazzolo dove Utzi, ritenuto il basista, lavorava. Il processo è stato chiesto anche per Gregorio De Luca, 59 anni, di Romano di Lombardia (Bergamo), proprio per la rapina violenta in posta. Ma anche per la ex amante di Utzi: avrebbe custodito per mesi 42 mila euro, parte del provento illecito della rapina. (m.rod)