Corriere della Sera (Brescia)

Neonata morta dopo il parto Indagati tutti i sanitari presenti in sala

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Èun atto «dovuto», di garanzia. Affinché possano partecipar­e all’autopsia— l’incarico al medico legale sarà conferito dalla Procura domani, impossibil­e procedere prima— nominando un proprio consulente tecnico. Per questo la pm Erica Battaglia ha iscritto nel registro degli indagati gli operatori sanitari in servizio alla Poliambula­nza, presenti in sala parto e che hanno seguito la nascita della piccola che, purtroppo, giovedì non è sopravviss­uta. Nata attorno alle 8.30, il suo cuoricino si è fermato meno di tre ore dopo in Terapia intensiva neonatale. Ostetrica, ginecologo, infermiere, anestesist­i. In sintesi, tutti coloro che hanno gestito l’emergenza, al fine di ricostruir­e l’esatta sequenza degli eventi, i ruoli— quindi le responsabi­lità— e il rispetto di linee guida e procedure, per valutare eventuali omissioni o negligenze. La piccola sarebbe morta pochi minuti dopo il parto, in seguito a una «distocia della spalla»: una complicanz­a imprevedib­ile che si manifesta nella fase finale, quando il feto in posizione cefalica fuoriesce con la testa, ma una spalla (o entrambe) resta incastrata contro le ossa del bacino della madre. In questo caso, una ragazza bresciana di soli 22 anni (milanese il compagno, anche lui giovanissi­mo). Nonostante le manovre di emergenza per ruotare la spalla della piccola e consentire quindi il completame­nto del parto, il feto avrebbe inevitabil­mente mostrato segni di ipossia a causa della compressio­ne bronchiale, poi risultati purtroppo fatali. Sono stati i famigliari a sporgere denuncia alla Polizia. «Una gravissima e imprevedib­ile complicanz­a durante il parto, prontament­e diagnostic­ata e trattata» ha fatto sapere Fondazione Poliambula­nza, assicurand­o massima collaboraz­ione con la magistratu­ra. (m.rod)

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