Il Museo Diocesano celebra Paolo VI con 16 medaglie
L’arte delMuseo Diocesano celebra PapaMontini (1897-1978), esponendo 16medaglie d’oro (annuali) provenienti dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Questamostra temporanea, «Artisti per il pontificato di San Paolo VI» (fino al 1° aprile), inaugura la nuova sezione permanente a lui dedicata, conmanufatti rappresentativi del suo operato e delle svolte impresse al papato, come la casula, il galero e l’anello episcopale, la copia dell’ultima tiara papale, il ritratto realizzato da Francesco Bencivenga e il disegno preparatorio di Raffaele Scorzelli per il monumento del pontefice nel Duomo Nuovo di Brescia. L’iniziativa è nata in occasione del sessantesimo anniversario del Discorso agli artisti, tenuto sotto la volta della Cappella Sistina il 7maggio 1964. «La ricorrenza ci ha consentito dimettere in luce un patrimonio non ancora espresso» ha affermato il diaconoMauro Salvatore, direttore delMuseo Diocesano. Le 16 medaglie d’oro coniate dalla Santa Sede per ciascun anno di pontificato, dal 1963 al 1978 (celebranti l’evento più importante occorso) «sono un prezioso tesoro», illustrato nei dettagli dalla direttrice delMedagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana, Eleonora Giampiccolo. Con Paolo VI si compie il riavvicinamento della Chiesa all’arte moderna, «riguardante anche la medaglistica, che trova nel papa bresciano un interlocutore e unmecenate— ha evidenziato Giampiccolo—. È stata un mezzo di comunicazione e propaganda per principi, signori e papi. Una tradizione che dura tutt’oggi, a cui Paolo VI conferisce nuova vita». Aaspetti sottolineati anche da Monsignor Tremolada: «Colgo il rapporto tra lemedaglie e la Storia, e pensando alla modalità attuale di fissaremomenti significativi con un linguaggio ormai tecnologico, osservo che qualcosa svolge lo stesso compito, ma inmodo diverso. Il secondo aspetto è artistico, perché nello stile dellamedaglistica c’è stata un’evoluzione».