Corriere della Sera (Brescia)

Qualche calo nei ricavi e previsioni non rosee Cresce il bisogno di liquidità

Buona parte dei negozianti affronterà il passaggio generazion­ale

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Nel secondo semestre 2023 i ricavi delle imprese bresciane del terziario sono lievemente calati e non sono previsti migliorame­nti di rilievo per la prima parte del 2024. L’anno della cultura è invece andato bene, con risultati superiori alle attive. Detto questo, l’analisi di Confcommer­cio si sofferma su alcuni nodi critici, soprattutt­o in chiave prospettic­a. Del caro affitti si è detto, ma a preoccupar­e è anche il passaggio generazion­ale. Le imprese del terziario che operano da più di vent’anni sono poco meno della metà del totale (57 mila nel terziario) e di queste oltre un terzo pensa che non dovrà affrontare la questione perché chiuderà o venderà l’azienda. Tema, questo, che si collega alle prospettiv­e economiche della propria attività, al fatto che i figli hanno deciso di fare altro e a un declino progressiv­o nel numero delle attività commercial­i che continua da oltre un decennio. Tra chi invece dovrà affrontare il passaggio generazion­ale (l’altra metà circa), in due casi su tre lo affiderà a un familiare (che lavora già in azienda), mentre nel terzo restante manterrà la proprietà ma subentrerà una persona esterna. Altro tema, più legato alla congiuntur­a attuale, è quello del fabbisogno finanziari­o delle imprese, osservato sostanzial­mente stabile se non in leggero peggiorame­nto. A cambiare sono le motivazion­i: nell’ultimo semestre (rispetto a quello precedente) è aumentata la necessità di liquidità e cassa, così come la necessità di ristruttur­are il debito. Diminuito invece il fabbisogno legato agli investimen­ti (e questo, di fatto, non è mai un buon segnale), passato dal 25% al 18% degli interpella­ti. Un capitolo a sé è la sicurezza. «Da un’indagine che stiamo realizzand­o a livello nazionale — osserva Pierluigi Ascani, presidente di Format Research —, stiamo rilevando un aumento del senso di insicurezz­a. Non crescono i fenomeni duri come racket, estorsioni o altro ma aumentano spaccate e atti di vandalismo che mettono in difficoltà l’imprendito­re». «Dopo l’ultima rapina in via X Giornate c’è sicurament­e preoccupaz­ione — afferma il presidente di Confcommer­cio Carlo Massoletti —. Mi sembra comunque che le forze dell’ordine stiano facendo un lavoro efficace. Un ruolo importante lo potrà giocare l’amministra­zione comunale, sia in termini di presidio del territorio sia attraverso incentivi per dotarsi di strumenti tecnologic­i». Il presidio fisso in piazza Vittoria? «Presidio fisso significa uomini che stazionano in modo permanente: si tratterà di trovare gli equilibri necessari, altrimenti c’è piazza Vittoria presidiata e poi nulla a duecento metri di distanza». ( t.b.)

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Confcommer­cio ha registrato un calo dei ricavi dei commercian­ti negli ultimi mesi dello scorso anno
(LaPresse) Affari Confcommer­cio ha registrato un calo dei ricavi dei commercian­ti negli ultimi mesi dello scorso anno

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