«Bus a biometano promessa vana senza l’impianto a2a a Bedizzole»
«Per anni l’amministrazione Del Bono ha promesso che la flotta di bus di Brescia Mobilità sarebbe stata un fiore all’occhiello in sostenibilità perché avrebbe funzionato con il biometano che A2A avrebbe prodotto a Bedizzole. Ma di quell’impianto non si sa più nulla». È il contenuto dell’interrogazione che il leader dell’opposizione in Loggia, Fabio Rolfi, intende porre alla Giunta. Il riferimento è al progetto autorizzato nel marzo 2022 dalla Provincia, dopo un iter durato ben 6 anni: A2A punta(va) a realizzare a Bedizzole un impianto di trattamento anaerobico per 65 mila tonnellate l’anno di «umido» raccolto porta a porta, mescolandolo a ramaglie, per ottenere 6 milioni di metri cubi di biometano l’anno (e 15 mila tonnellate di compost). Un impianto che aveva incassato anche il sì di Legambiente, che lo giudicava un valido tassello dell’economia circolare, ma inviso agli ambientalisti locali. «La Loggia è ancora il principale azionista di A2A insieme al comune di Milano e chiedo: quel progetto non si farà più? Se così fosse Brescia Mobilità ha intenzione di acquistare altrove il biometano?» prosegue Rolfi. Ieri il centrodestra unito ha anche chiesto alla Loggia di prendere posizione in merito alle dichiarazioni del sindaco di Milano, che si è detto disponibile a «diluire» il proprio peso in A2A qualora questa volesse crescere con aggregazioni. Nel pomeriggio la nota dei due sindaci: «Allo stato attuale non esistono progetti o proposte che vadano a modificare l’assetto del controllo di A2A».