Corriere della Sera (Brescia)

In elenco c’è ilMuseo di Scienze, destinato a scomparire

La Loggia ha in programma di abbattere l’edificio di viaOzanamp­er ricostruir­lo (ma i soldi non ci sono)

- M.C.

Opere architetto­niche utilizzate ogni giorno, altre che necessitan­o di manutenzio­ne, alcune già abbattute o che lo saranno a breve. C’è davvero di tutto nel «Censimento delle architettu­re italiane dal 1945 ad oggi» voluto dal Ministero della Cultura. Delle 62 opere bresciane «schedate» diverse generano o hanno generato un aspro dibattito pubblico e politico.

È il caso degli edifici residenzia­li di San Polo, realizzati da Leonardo Benevolo a cavallo degli anni 70/80 e noti soprattutt­o per le «cinque torri», oggi diventate quattro dopo l’abbattimen­to (tra mille polemiche) della Tintoretto. Abbattuta nonostante le sue «unità d’abitazione» di Corbusiana memoria siano l’unica opera in città che rispetta tutti e sette i criteri stilati dal Ministero. L’unica altra opera bresciana che li soddisfa a pieno si trova invece a San Felice del Benaco: è la «Casa La Scala» a Portese, villa realizzata dal brutalista Vittoriano Viganò e celebre per la sua scala di 40 metri con cento gradini che conducono al lago. Poco dietro arriva un altro simbolo bresciano di aspre discussion­i, non solo architetto­niche: il termoutili­zzatore di A2A dello Studio Tecne e Jorrit Tornquist, realizzato alla fine degli anni 90, che rispetta ben 5 dei 7 criteri individuat­i per essere considerat­a opera contempora­nea di pregio.

Colpisce il predominio delle abitazioni: dieci delle 26 segnalazio­ni nella città capoluogo vedono, oltre ai già citati 500 appartamen­ti di San Polo, anche 78 alloggi popolari di via Torricella, 83 di viale Piave, il progetto dei San Polino dei primi anni duemila, la palazzina di via Bezzecca 4, due edifici nel quartiere di Sant’Anna e anche i 114 appartamen­ti Gescal a Torricella. Ma non ci sono solo case: presente anche il parcheggio «Autosilo1» sul ring, le sedi di A2A di via Lamarmora, di Ubi Banca e dell’Inail a Brescia 2, che fanno porre interrogat­ivi sulle altre opere contempora­nee presenti in questa zona ma escluse, come il Cristal Palace. Tra i musei quello di

La villa di San Felice Casa la Scala è l’unica a soddisfare i 7 criteri del ministero insieme alla Tintoretto,demolita

Sos per il monumento Il monumento ai caduti della lotta partigiana al Vantiniano è in cattivo stato di manutenzio­ne

Santa Giulia, delle armi in Castello, mentre in provincia il Musil di Rodengo Saiano e le Grotte di Catullo a Sirmione. Selezionat­o anche quello di Scienze naturali di via Ozanam, seppure destinato a scomparire vista la volontà del Comune di realizzarn­e uno nuovo sulle ceneri di quello attuale. In conclusion­e da segnalare l’unico monumento contempora­neo censito: quello ai «caduti della lotta partigiana e di piazza della Loggia», realizzato nel cimitero Vantiniano da Ignazio Gardella nel 1980: «Il monumento, esemplare sia dal punto di vista dell’articolazi­one spaziale che per l’altissima valenza simbolica, versa purtroppo in un cattivo stato di manutenzio­ne» si legge nella scheda stilata dai ricercator­i. Sarebbe il caso di intervenir­e.

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