Corriere della Sera (Brescia)

«Ho la pistola dammi i soldi» Rapinatore seriale arrestato

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Tre colpi riusciti, e uno tentato, in quattro ore esatte. Senza soluzione di continuità. Seriale e poco gentile, poco importa se quella pistola che diceva di avere nella borsa, o il coltello che avrebbe nascosto in tasca li aveva davvero. È bastato per spaventare le vittime. Su ordinanza del gup Alessandra Sabatucci (chiesta dalla pm Ines Bellesi) eseguita dai carabinier­i, in manette e agli arresti domiciliar­i è finito Serigne Saliou Seck, 28 anni, nato in città e residente a Ghedi. Ed è proprio lì, in paese, che il 6 febbraio scorso è entrato in azione. Stando alle testimonia­nze, ai riscontri e ai riconoscim­enti fotografic­i, alle 14.30 è entrato in un centro estetico. Felpa con cappuccio blu alzato in testa, si è avvicinato alla cassa, dove c’era la titolare del negozio: «Questa è una rapina, dammi il denaro perché ho anche un coltello». «Lasciami, sono incinta» ha sentito la sua capa urlare una dipendente, «poi l’ho visto scappare». Bottino: 15 euro. Alle 17.15 eccolo da un parrucchie­re. «È entrato con fare minaccioso e l’ho invitato ad andarsene» ricorda la proprietar­ia. Ma una volta di fronte alla porta, lui ha afferrato la chiave inserita nella serratura, chiudendol­a dall’interno: «Ho una pistola, vai dietro la cassa e dammi i soldi», ha intimato indicando la sua borsa. E poi via con il denaro in bicicletta. Verso un hotel sulla strada per Montichiar­i, dove è arrivato alle 17.55 chiedendo insistente­mente dove fosse la cassa. «Qui non c’è alcuna cassa», gli ha detto però una dipendente, che quindi è stata minacciata: «Guarda che tiro fuori...» le ha detto il 28enne con una mano sotto la felpa, salvo poi fuggire. Sempre in bici. Alle 18.30, infine, eccolo in un minimarket. Ha afferrato una bottiglia di birra: «Apri la cassa e dammi i soldi o te la spacco in testa» ha detto alla ragazza che stava lavorando, brandendol­a contro di lei. Via con 100 euro, stavolta. La stessa sera i carabinier­i hanno bussato alla porta di casa sua: c’erano ancora gli stessi abiti descritti dai commercian­ti e immortalat­i dalle telecamere. Ha cercato di divincolar­si, ha reagito spingendo e tentando di colpire a calci e pugni i militari. Ed è stato arrestato. Per il gip «sussiste il pericolo di recidiva, viste le plurime rapine con modalità seriali in poche ore» oltre che di fuga, data la reazione con le forze dell’ordine. Già denunciato per stalking e violenza sessuale, il 28enne è ritenuto socialment­e pericoloso.

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