AMaran, passatalarabbia, restalacertezzadivalereiplayoff
Nonostante la sconfitta al veleno contro il Parma, venerdì, il Brescia resta settimo in classifica. Un dato che certifica la pochezza delle inseguitrici, incapaci di piazzare un piccolo filotto di vittorie, ciò che basta per passare dal rischio dei play out all’obiettivo concreto dei play off. Ma non è la posizione immutata in graduatoria a dare fiducia alle rondinelle, che ancora devono smaltire la rabbia per una partita persa senza meritarlo. Gli episodi arbitrali hanno complicato un finale di gara nel quale, con ogni probabilità (anche se il Parma è specialista nei gol all’ultimo istante), non sarebbe accaduto nulla che potesse spostare il risultato dall’uno a uno.
Poi è arrivato il rosso a Huard (colpevole) e il film è cambiato, ma non si può cancellare la prestazione offerta al cospetto della prima della classe, che all’andata aveva chiuso la partita in 24 minuti con l’unodue di Bernabé e Man, giocatori che non c’entrano nulla con la Serie B e in Serie A possono già ambire a club con ambizioni europee.
Il Brescia è stato protagonista: è passato per primo in vantaggio, ha impostato la partita e non è stato attendista, si è dimostrato sicuro dei propri punti di forza senza focalizzarsi sui limiti. Che restano, come evidenziato dagli errori grossolani in occasione del primo gol subito: Bertagnoli non è ancora tornato alla sua versione migliore, l’unico titolare certo in mediana è Bisoli ma al suo fianco non si trova una quadra definitiva.
Paghera, che stava dando garanzie, si è fermato dopo 20 minuti e il mancato ingresso di Van de Looi dimostra che a Maran manca un giocatore in grado di dettare i tempi. Bisoli lo ha fatto: resta però un cursore, il migliore della categoria. In difesa, assodato che Papetti alterna ancora ottime gare a pomeriggi (o serate) di buio, c’è almeno la certezza di avere un
Cistana ormai recuperato. In attacco, invece, funziona per ora la formula con Galazzi e Bianchi alle spalle di Borrelli. Tra i pali, l’oggetto misterioso Avella si sta trasformando nella certezza tra i pali che questo gruppo non ha mai avuto dopo la partenza di Joronen. Il calendario ora sarà più clemente: delle quattro squadre in corsa per la Serie A, nelle ultime nove partite, andrà affrontato solo il Venezia. Tra coloro che gravitano in zona play off, resta solo il Catanzaro che sabato sarà al Rigamonti senza tifosi. Non può far paura. E, in questo momento, il Brescia pare non aver timore di nessuno.