Talat Doga: «Sono una brava persona»
«Èla mia rivincita, nonostante le polemiche io sono andato sempre avanti contro tutto e tutti». Talat Chaudhry Doga, 48enne di origini pachistane era finito al centro delle polemiche per una fotografia pubblicata su Facebook in cui imbracciava un Kalashnikov ma, dopo cinque anni di attività nel rione di Porta Cremona, sente di aver «riscattato» la propria immagine e vuole nuovamente candidarsi nel Consiglio di Quartiere. Sente di poter dare molto alla comunità e non vuole rinunciare.
Il rappresentante di Porta Cremona rivendica il lavoro svolto per la comunità con cui «ho dimostrato di essere una persona perbene». Con una certa sofferenza ricorda che alle scorse consultazioni dei CdQ «il sindaco Emilio Del Bono diceva che non potevo candidarmi, invece ho dimostrato il contrario e ho aiutato il mio quartiere». Chaudhry Doga spiega che «sono stato indagato. Gli inquirenti sono anche andati a casa mia in Pakistan ma non sono emerse irregolarità».
E riguardo la fotografia «incriminata» e tolta tempo fa dai social, il consigliere di Porta Cremona dichiara: «È stata scattata in Pakistan durante un matrimonio allegro. Se avessi saputo che avrebbe creato simili problemi, non l’avrei mai fatta. Purtroppo è stata anche decontestualizzata». E il cittadino di origini pachistane aggiunge provocatoriamente: «Anche Matteo Salvini ha fatto foto simili, anche in Italia si fanno. Detto questo, rimane una cosa brutta e, se ci fosse bisogno di sottolinearlo, chiedo ancora scusa per quella foto e per averla caricata sul mio profilo social».
Quindi adesso si candida per rinnovare il proprio impegno nel quartiere di Porta Cremona: sicurezza, decoro pubblico e integrazione dei cittadini stranieri sono le sue priorità. «In campagna elettorale Laura Castelletti ha promesso che avrebbe creato degli uffici per noi stranieri. Mi candido anche per aiutarla nella realizzazione delle promesse elettorali».