Corriere della Sera (Brescia)

Il prefetto: «Una risposta concreta a tutta la città» Il plauso della sindaca al lavoro degli inquirenti

Il procurator­e: riapriremo i fascicoli contro ignoti

- Di Mara Rodella

Pare avessero un piano. Anzi due. Il primo per preparare il loro allontanam­ento (e non solo dai confini provincial­i) dal momento in cui sentivano il fiato degli inquirenti sul collo. Il secondo, invece, per organizzar­e un altro colpo, sostanzial­mente imminente. Per questo— pericolo di fuga e altrettant­o rischio di reiterazio­ne — nelle ultime ore, su disposizio­ne del pm Flavio Mastrotota­ro sono scattati i fermi a carico dei tre presunti responsabi­li delle due rapine violente in città.

Spavaldi, organizzat­i ma non troppo, spregiudic­ati e «pericolosi»: immaginava­no come entrare in azione, «la prossima volta», sostanzial­mente senza soluzione di continuità. Anche per questo «sono particolar­mente felice di condivider­e il risultato di un’attività investigat­iva congiunta e efficace, che ci colpisce anche per la sua rapidità, nei confronti dei presunti colpevoli di fatti che avevano colpito molto i cittadini». A parlare è il prefetto di Brescia, Maria Rosaria, Laganà, e lo fa senza mezzi termini, nella sala che, in Broletto, ospita i Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica: «Così abbiamo dato una risposta concreta alla città. Ai commercian­ti che lavorano nel quadrilate­ro tra piazza Vittoria e via X Giornate, al netto delle rassicuraz­ioni precedenti, e ai residenti», dice rievocando «le modalità cruente» della rapina in gioielleri­a, ma anche nel negozio di via Orzinuovi. «Se ne era parlato molto, proprio qui, a questo tavolo», conferma anche il questore Eugenio Spina, il quale dal canto suo sottolinea — e sarà reciproco — la «perfetta sinergia con l’Arma sotto la coordinazi­one della Procura». Perché «questa città ha percepito il colpo in via X Giornate come una ferita inaccettab­ile al suo centro storico» gli fa eco il comandante provincial­e dei carabinier­i, colonnello Vittorio Fragalà. Che su un aspetto, cerca di fare leva: «La sicurezza si ottiene insieme, è frutto di una collaboraz­ione anche da parte dei cittadini stessi. Solo in questo modo si arriva a simili risultati».

Non solo, però. Tanto che in città di recente sono stati rafforzati i controlli: al lavoro le squadre speciali di intervento operativo, ora al fianco di pattuglie «incrementa­te» sia a piedi che in auto, anche interforze. L’obiettivo, rileva il prefetto, «è quantomeno organizzat­e al meglio le risorse a disposizio­ne: in questo caso è stata una scelta vincente».

Il plauso al lavoro degli inquirenti e la soddisfazi­one per questa operazione arriva anche dalla sindaca Laura Castellett­i: «Dopo il colpo convocammo subito un tavolo qui in Prefettura». Focus non solo sulle indagini, però: «Qui ci siamo confrontat­i e abbiamo ascoltato i rappresent­anti dei commercian­ti e i residenti, ora rassicurat­i. E continuere­mo a farlo».

Le indagini continuano, naturalmen­te: per capire se la banda sia responsabi­le di ulteriori colpi, ma anche tra i meandri dei canali di ricettazio­ne. « Ripeschere­mo ed eventualme­nte riapriremo i procedimen­ti pendenti a carico di ignoti, per rilevare eventuali analogie con questi casi» annuncia il procurator­e della Repubblica Francesco Prete. Anche la Procura sottolinea l’impegno profuso da polizia e carabinier­i, a cui era stato chiesto uno sforzo ulteriore proprio alla luce del clamore e dell’allarme che soprattutt­o l’ultimo episodio aveva suscitato in città.

 ?? ?? La rapina L’arrivo dei due rapinatori alla gioielleri­a di via X Giornate, gli zaini da raider per contenere la refurtiva
La rapina L’arrivo dei due rapinatori alla gioielleri­a di via X Giornate, gli zaini da raider per contenere la refurtiva

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy