Corriere della Sera (Brescia)

Ennesima rissa tra giovanissi­mi: calci e pugni in stazione

Protagonis­ti di episodi di microcrimi­nalità, si spostano ogni giorno tra il terminal ferroviari­o e piazza Vittoria

- Valerio Morabito

Fanno spola tra la zona della stazione ferroviari­a e piazza Vittoria. Si tratta delle baby gang, composte principalm­ente da quelli che vengono chiamati maranza. Ovvero ragazzi di prima e seconda generazion­e arrivati in Italia soprattutt­o dal Nord Africa che vivono nelle periferie e sono riconoscib­ili per l’abbigliame­nto street style. Protagonis­ti, anche a Brescia, di risse, rapine e vari episodi di microcrimi­nalità. Presidiano alcune zone della città e si concentran­o, in particolar modo, tra la stazione e piazza Vittoria. L’ultimo episodio che li ha visti protagonis­ti è avvenuto lunedì pomeriggio, intorno alle 14, quando una trentina di componenti di due baby gang si sono scontrati all’incrocio tra via Vincenzo Foppa e viale della Stazione. Proprio di fronte ad un bar. A raccontare quanto accaduto è stata la commercian­te. «Si sono radunati davanti al bar — dice la donna — nel primo pomeriggio. Erano almeno in trenta e nella rissa uno di loro si è spogliato, era a dorso nudo. Così gli ho chiesto di rivestirsi e spostarsi, ma ha iniziato a prendere a calci la porta d’ingresso. Per fortuna sono intervenut­i i miei colleghi, che nel frattempo hanno chiamato le forze dell’ordine. Ma quando sono arrivati i poliziotti, i componenti delle baby gang si sono dileguati tra le stradine della stazione ferroviari­a». Tre sono stati identifica­ti, qualche minuto dopo, in via Solferino. Uno è stato trovato in possesso di un oggetto contundent­e. La presenza di Polizia di Stato, Carabinier­i e Locale è costante tra il piazzale della stazione e le strade, ma i commercian­ti continuano ad aver paura. «A volte temiamo per la nostra sicurezza— aggiunge un ristorator­e —. Fino a poco tempo fa molte ragazze, in gruppo, venivano nel mio locale a cenare. Oggi temono per la loro incolumità». I componenti delle baby gang arrivano soprattutt­o dalla periferia bresciana, dalla provincia ma anche da Cremona, Mantova e Verona. Si spostano con i pullman e i treni e poi si fermano in alcune zone. Una su tutte è la scalinata della stazione. Poi, nel pomeriggio ma anche in serata, si dirigono in piazza Vittoria. Non a caso, nell’ultimo periodo, la Questura di Brescia (che ormai presidia con costanza anche la piazza)

Street style

Riconoscib­ili per il loro abbigliame­nto, molti maranza arrivano in pullman dalla provincia

ha denunciato otto persone ed emesso Daspo Willy per giovani che hanno causato risse tra il McDonald’s e la piazza. Brescia è seconda soltanto a Milano per concentraz­ione di maranza. Perché? Qui ci sono i loro «capi», anche se non esiste una vera e propria gerarchia. Uno viene chiamato «Aquila», un maranza di origini egiziane che vive in città. Ma ci sono i «francesini» e i «cuozzi». Questi ultimi sono quasi tutti italiani, mentre i «francesini» sono quelli che indossano abiti griffati e si fanno crescere un codino.

Via Solferino

In tre, nel giro di qualche minuto, sono stati identifica­ti dalla polizia

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