No dei 5 Stelle alla tariffa per il verde: che autogol
Il Movimento 5 Stelle boccia in modo netto la decisione della Loggia di far pagare il ritiro del «verde» porta a porta (gratuiti solo i primi tre conferimenti). L’ingegner Luca Cremonini, rappresentante del gruppo territoriale M5s Brescia ci va giù duro: «Invitiamo l’amministrazione a ritirare questa proposta perché contraria al testo unico ambientale oltre che un clamoroso autogol politico che va a vessare cittadini che possiedono orti o giardini, quando invece andrebbero sostenuti e agevolati». I 5 Stelle a Brescia dal giugno scorso non siedono più in Loggia ma visto il campo largo tanto acclamato ad altre latitudini e la loro preparazione in tema ambientale non è una voce che si può ignorare facilmente. «Ricordiamo alla giunta— prosegue Cremonini— che la tariffazione puntuale è un sistema virtuoso, riconosciuto dall’Ue, che punta a sostenere la raccolta differenziata e a ridurre il rifiuto urbano residuo, ed è finalizzata alla sola misurazione “puntuale” del rifiuto secco indifferenziato e non delle altre frazioni differenziate. Pensare di introdurre la tariffa puntuale anche sul verde domestico appare alquanto bizzarro e di dubbia legittimità producendo al tempo stesso un effetto contrario a quello per cui la tariffa puntuale è stata concepita, ovvero un aumento dell’indifferenziato in quanto non vi sarebbe più alcuna “convenienza” per il cittadino continuare a separare il verde dal residuo secco». La nota chiude in un crescendo polemico: «Ora dobbiamo attenderci che chi ha bimbi piccoli debba pagare di più perchè produce più pannolini?». (p.gor.)