Corriere della Sera (Brescia)

Sport e scuola Un binomio più sostenibil­e col programma «Dual Career»

- Alessandra Stoppini

La doppia carriera degli studenti-atleti non è un percorso parallelo, ma mutuo e scambievol­e, all’interno del Programma Dual Career dell’Università Cattolica di Brescia. A partire da questa idea l’Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli – Asag ha proposto ieri nel campus di via Garzetta l’incontro «La Dual career degli atleti come opportunit­à oltre la carriera». Il meeting ha visto ospite Cristina Lenardon, membro della Commission­e nazionale Atleti del Coni, ed è stato occasione per mettere a fuoco il tema della doppia carriera di studente e atleta d’alto livello. È stato presentato anche il corso executive «Promuovere percorsi di Dual Career per giovani atleti». L’incontro si è poi arricchito delle voci di Nicola Barbaglio, dirigente scolastico del Liceo sportivo Gianni Brera, e degli atleti Maria De Angelis, della società di pallamano Handball Leno, e Francesco Massenza, dell’Associazio­ne nuotatori Brescia Pallanuoto. «Questo percorso valorizza entrambe le carriere, concretizz­ando tale sinergia anche nel progetto profession­ale che segue la carriera atletica» ha detto Chiara D’Angelo, coordinatr­ice del Programma Dual Career dell’ateneo e autrice del libro Sport giovanile e scuola. Intrecci, sfide e buone pratiche di Dual Career (Erickson, 2023). Dall’inizio degli anni Duemila, sono infatti emersi modelli che guardano all’atleta come persona. Di talent developmen­t si parla nel lavoro e nello sport, ma trattandos­i in quest’ultimo caso di un curriculum che parte dai quattordic­i anni, «a livello europeo sono state pubblicate nel 2012 le linee guida sullo sviluppo della doppia carriera, e in Italia con la legge sulla Buona scuola nel 2015 si è per la prima volta parlato del profilo dello studenteat­leta» ha evidenziat­o D’Angelo. «In Commission­e Atleti stiamo lavorando a un progetto che connette doppia carriera e post carriera sportiva. Sottoscriv­eremo un protocollo di intesa con un’importante agenzia del lavoro» ha sottolinea­to Lenardon. Il vissuto tra sfide con il tempo e flessibili­tà è stato raccontato dagli studentiat­leti della Cattolica: «Ogni giorno è una timeline. In passato abbiamo avuto problemi per le assenze a scuola, ma adesso sotto l’egida di Dual Career ci sentiamo più sicuri e desideriam­o trasmetter­e ai bambini i valori dello sport».

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