Sport e scuola Un binomio più sostenibile col programma «Dual Career»
La doppia carriera degli studenti-atleti non è un percorso parallelo, ma mutuo e scambievole, all’interno del Programma Dual Career dell’Università Cattolica di Brescia. A partire da questa idea l’Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli – Asag ha proposto ieri nel campus di via Garzetta l’incontro «La Dual career degli atleti come opportunità oltre la carriera». Il meeting ha visto ospite Cristina Lenardon, membro della Commissione nazionale Atleti del Coni, ed è stato occasione per mettere a fuoco il tema della doppia carriera di studente e atleta d’alto livello. È stato presentato anche il corso executive «Promuovere percorsi di Dual Career per giovani atleti». L’incontro si è poi arricchito delle voci di Nicola Barbaglio, dirigente scolastico del Liceo sportivo Gianni Brera, e degli atleti Maria De Angelis, della società di pallamano Handball Leno, e Francesco Massenza, dell’Associazione nuotatori Brescia Pallanuoto. «Questo percorso valorizza entrambe le carriere, concretizzando tale sinergia anche nel progetto professionale che segue la carriera atletica» ha detto Chiara D’Angelo, coordinatrice del Programma Dual Career dell’ateneo e autrice del libro Sport giovanile e scuola. Intrecci, sfide e buone pratiche di Dual Career (Erickson, 2023). Dall’inizio degli anni Duemila, sono infatti emersi modelli che guardano all’atleta come persona. Di talent development si parla nel lavoro e nello sport, ma trattandosi in quest’ultimo caso di un curriculum che parte dai quattordici anni, «a livello europeo sono state pubblicate nel 2012 le linee guida sullo sviluppo della doppia carriera, e in Italia con la legge sulla Buona scuola nel 2015 si è per la prima volta parlato del profilo dello studenteatleta» ha evidenziato D’Angelo. «In Commissione Atleti stiamo lavorando a un progetto che connette doppia carriera e post carriera sportiva. Sottoscriveremo un protocollo di intesa con un’importante agenzia del lavoro» ha sottolineato Lenardon. Il vissuto tra sfide con il tempo e flessibilità è stato raccontato dagli studentiatleti della Cattolica: «Ogni giorno è una timeline. In passato abbiamo avuto problemi per le assenze a scuola, ma adesso sotto l’egida di Dual Career ci sentiamo più sicuri e desideriamo trasmettere ai bambini i valori dello sport».