TRABUROCRATI, CHATGPT E CLIMA MEGLIOLAVANONIALLASCALA
Scuola di Pioltello
Vorrei solo esprimere un mio parere. Il Carnevale e la Settimana bianca non hanno niente a che vedere con il Ramadan. Tutte le etnie presenti a Milano non hanno mai usufruito di un giorno festivo scolastico — che fra l’altri penalizza i nostri alunni — ma hanno festeggiato sempre le loro ricorrenze fra loro.
Per le mense scolastiche, infine, se tutti pretendessero quello che pretendono gli islamici sarebbe voler annullare le leggi e le usanze del paese che li ospita. Pioltello è un brutto esempio.
La verità è che non si vogliono integrare ma comandare e sta a noi far capire a loro che le leggi del paese che ti ospita vanno rispettate così come facciamo noi quando siamo fuori dall’Italia per turismo o per lavoro. E per chi non rispetta..vediamo come va a finire! Spero che il futuro ci riservi qualcosa di meglio.
Semafori aVarese
Anziché andare in Perù o in India, è sufficiente venire a Varese per vedere i display se
Caro Schiavi, quando i burocrati «maneggiano» l’automazione delle loro procedure, senza razionalizzarle, producono danni. Ad esempio emettono multe in automatico senza avvisare con sms l’utente, che ignaro continua negli errori... Non sospendono Area B in caso di scioperi dei mezzi di trasporto pubblico eccetera...
Ramadan e integrazione
I display che esistono
Ormai viviamo in modalità assistente vocale. Il dialogo tra umani dall’altra parte del ricevitore è una rarità. Hanno vinto ChaptGpt e i suoi fratelli. Se non hai lo Spid sei perso. Senza la Pec i documenti elettronici non hanno valore. Il lavoro è smart working, la filosofia vincente è bottom up, fra poco l’intelligenza artificiale farà dialogare noi e loro, senza noi e senza loro. Magari avremo più tempo per briscola e scopone. Ma senza rimpiangere il passato, oggi arrabbiarsi per la burocratizzazione della vita, è cosa buona e giusta.
Nel recente passato si è creata molta inquietudine e senso di colpevolezza nei lettori rispetto alla ineluttabile siccità a cui la Civiltà occidentale si sarebbe autocondannata. Tuttavia, in questi ultimi mesi di piogge abbondanti, nessun organo di stampa si è scusato per maforici (che funzionano da anni...).
Forlanini-Monluè
La barriera senza verde
Mi riallaccio alle mail precedenti negli anni per aggiornarvi dello stato attuale della famosa barriera fonoassorbente sul tratto di tangenziale aver diffuso fuorvianti, strumentali, antiscientifici, inutili allarmi sociali.
Non c’è niente di cui scusarsi, mi spiace. Non facciamo nessun allarmismo parlando del clima che cambia e del riscaldamento della Terra. È un dato di fatto e le piogge di questi giorni c’entrano poco. Le transizioni climatiche sono lunghe, la invito a leggere «La sesta estinzione» di Elizabeth Kolbert, Pulitzer 2014, e gli aggiornamenti del Corriere nell’inserto Pianeta 2030, con le idee che possono salvare il pianeta. La siccità non è fantasia giornalistica, e purtroppo non è finita.
Nella lista dei grandi vecchi milanesi ha recuperato donMazzi ma ha dimenticato la straordinaria Ornella Vanoni che si avvicina ai 90 e calca ancora il palco.
Non è una dimenticanza. Ornella Vanoni vive ancora una splendida giovinezza. La sua età consideriamola un numero e facciamole un augurio: manca solo la Scala a questa milanese che più milanese non si può. Non ci ha mai pensato nessuno? confinante col nostro quartiere, Forlanini-Monluè. Non è cambiato nulla rispetto agli anni scorsi, per lo meno davanti ai nostri civici 12 e 14. Mi ero illuso di vedere finalmente del verde nuovo, in quanto sono stati fatti interventi su dei tratti della barriera, a destra guardando la foto, con inserimento di edera.
LargoMurani
La sosta abusiva e i bus
In largo Murani, a Città Studi, persiste il problema della sosta abusiva davanti al supermercato. Le macchine parcheggiate in divieto impediscono i transito degli autobus (linee 45 e 61) con conseguenti code, ingorghi, smog e frastuono, il tutto fino all’arrivo
Le lettere firmate con nome, cognome e città vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827703 dei mezzi per la rimozione (o degli incauti proprietari delle vetture).
Basterebbe installare dei «panettoni» o rendere più visibili i cartelli di divieto per liberare il quartiere dalla «tassa» quotidiana dell’ingorgo . I residenti sono esasperati da questa situazione di incuria che si trascina da mesi.