Corriere della Sera - Io Donna
L’AIUTINO DI SUPERMOMMY
è una provocazione, ma di paradossale buonsenso. Suscita commenti cinici, tipo “accidenti, a saperlo prima mi sarei messa a rollare invece di centrifugare pappe”. È uscita sul sito di una rivista femminile storica, l’americana
e ha fatto assai discutere. È una storia autobiografca scritta da Lea Grover, madre di tre fgli e autrice del blog
Supermommy riesce a essere tale, dice Grover, perché si fa le canne. Ha ricominciato a fumare marjuana quando stava impazzendo con le sue gemelle di un anno. Ha dato due tiri, si è rilassata, è riuscita a essere empatica con le bambine e a calmare pure loro. Da allora, quando c’è tensione familiare, tira fuori un po’ d’erba. Perché, sostiene, «l’ansia che crea l’essere onestamente genitori è un problema vero. La marijuana è il rimedio anti-ansia che ho scelto. Non mi rimbecillisce come le benzodiazepine. Non ha strani effetti collaterali e non dà dipendenza. È solo qualcosa che mi aiuta nelle giornate diffcili. Quando i miei bambini si azzuffano per la quindicesima volta in dieci minuti, posso sparire per trenta secondi, tornare un pochino fatta, e mediare con calma, sorridendo » . Grover potrebbe sembrare una sciagurata. Magari a madri persino più stressate, che si rilassano a furia di vino bianco e psicofarmaci. Se l’erba fosse permessa, potrebbero ripensarci; magari con qualche cautela. Essere soli e strafatti con due pupi di un anno non pare, anche a chi è pro-legalizzazione, una grande idea.