Corriere della Sera - Io Donna
INCERTEZZE ALIMENTARI
la maggioranza delle femmine mangia troppo o troppo poco. Oppure alterna, esagerando in ambo i casi. Le donne - anche se non lo ammettono - si dividono in due opposte fazioni, le che tendono ad abboffarsi e si trovano a loro agio con le proprie simili (specie se c’è da ordinare pizze verso le 23,30); e le inappetenti secondo loro (poi chissà) che aprono i menu dei ristoranti con aria da martiri cristiane e guardano malissimo quelle che usano condimenti. Noi del loro della zucchina bollita, chiunque non sia sereno/a sull’alimentazione, poi, rischia di fare danni ai figli. Sono stressanti le mamme, sono pessimi certi padri che danno della cicciona alla vicina di ombrellone taglia 44, dicono alle bambine «basta gelato sennò ingrassi», sono ossessionati dal loro stesso principio di pancetta. Ma non è solo colpa dei genitori. Lo si evince da un’indagine su seimila bambini condotta dall’UCL Institute of Child Health di Londra; dalle sue conclusioni preoccupanti. I bambini ora cominciano a sentirsi insoddisfatti del proprio corpo già a otto anni; a 14 anni, il 38,8 per cento delle ragazzine e il 12,2 per cento dei ragazzi ha disordini alimentari. Un quinto delle quattordicenni dichiara di sentirsi bisognosa di dimagrire per via della “pressione dei media”. Teniamone conto. Tenetene conto, voi che leggete, pensate che nei mass media lavorano degli umani, digiunatori come adoratori della lasagna (i secondi sono molti di più, ma non protestano abbastanza).