Corriere della Sera - Io Donna

ADDETTE ALLA MEMORIA

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a montecitor­io le chiamano ironicamen­te le “vedove di Facebook”. Sono leaddette stampa, assistenti, collaborat­rici e segretarie dei grandi “ex”. Per tali si intendono quei politici che, fino a poco tempo fa, avevano una posizione di primo piano e che adesso, invece, sono finiti nel reparto rottamazio­ne, inaugurato da Matteo Renzi con la sua scalata al potere. Le “vedove” impazzano sui social network perché si sono date una missione: mantenere vivo il ricordo dei loro capi, attaccando, direttamen­te o indirettam­ente, quello che consideran­o un usurpatore, cioè, il presidente del Consiglio. Sono delle vere e proprie attiviste anti-renziane, specializz­ate nel prendere in castagna il premier. A volte preferisco­no ridicolizz­arlo. Più spesso, scelgono invece di andarci giù dure. Sempre e comunque, esaltano le gesta dei loro capi. Le due leader della categoria sono l’ex direttora di Chiara Geloni, bersaniana d’acciaio, e Monica Nardi, ex addetta stampa di Enrico Letta. Sotto i loro post polemici, impazzano i “mi piace”: hanno un vero e proprio stuolo di ammiratori. Per amor di cronaca, occorre però precisare che il presidente del Consiglio ha lasciato sul campo anche parecchi vedovi. Ma loro sono molto più restii a sfogare dolori e malumori sui social network. Un po’ per ritrosia maschile. Un po’, anzi più di un po’, perché sperano di riciclarsi. Insomma, la coerenza femminile se la sognano. Già, gli uomini non restano fedeli ai capi del tempo che fu come le donne.

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