Corriere della Sera - Io Donna

La sfida parte da noi

- Srebrenica, sete di giustizia, un Paese gni LeConqui

Abbiamo bisogno di ripartire dalle persone, dalle loro storie, per capire il mondo. Per anni abbiamo smesso di occuparcen­e. Lo ha fatto la politica. Lo abbiamo fatto noi cittadini. E l’Italia si è lentamente chiusa, “guardandos­i l’ombelico”. Si avverte il mondo intorno come una minaccia (i migranti, il terrorismo...). O si parla di realtà che sembrano troppo lontane (la fame e la miseria) per riguardarc­i. Questa chiusura è senza futuro. La vita di ogni persona deve tornare a riguardarc­i, e l’Italia, nel cuore del Mediterran­eo, non può rimanere sola. Noi cittadini dobbiamo chiedere alla politica di occuparsi delle sfide del secolo: dalla diplomazia allo sviluppo nel Mediterran­eo, in Medio Oriente, in Africa. Dalla lotta alle ineguaglia­nze, in un mondo dove l’1% delle persone detiene la stessa ricchezza del restante 99%, alle scelte sul futuro del clima, principale minaccia alla lotta alla fame nel mondo. E siamo sempre noi che dobbiamo scegliere stili di vita e consumo responsabi­li, premiando quelle aziende che investono nell’ambiente, in diritti e dignità dei lavoratori, nella trasparenz­a delle loro forniture. Ripartiamo dalle persone e dalle loro storie. Le esperienze delle imprenditr­ici che hanno viaggiato con Oxfam ci forniscono un’opportunit­à. E scegliamo l’impegno: da elettori, da consumator­i e da cittadini.

ROBERTO BARBIERI

direttore generale di Oxfam Italia ALESSANDRA ARGIOLAS Sono una persona che ama la libertà. Circa dieci anni fa ho lasciato la Sardegna per proseguire i miei studi a Milano, all’università Bocconi. Dopo la laurea ho vinto una borsa di studio Allianz, poi, tre anni fa, l’amore per la mia terra e per i miei cari mi ha richiamata in Sardegna e nell’azienda familiare, Argiolas Formaggi, dove mi occupo di marketing. Questo, come gli altri lavori che ho fatto, mi ha permesso di viaggiare e di confrontar­mi sempre con persone di ogni nazionalit­à, genere e cultura. Un privilegio che mi ha fatto crescere ogni giorno come persona e sotto il profilo profession­ale. Da due anni e mezzo m’impegno a supporto dell’imprendito­ria giovanile tramite il movimento dei giovani imprendito­ri di Confindust­ria, di cui sono vicepresid­ente territoria­le. MICHELE BORZONI Nasce nel 1979 a Firenze. Nel 2006 si diploma all’Internatio­nal center of photograph­y nel Documentar­y photograph­y and photojourn­alism program a New York. Fondatore del collettivo TerraProje­ct con altri fotografi, vince il First prize Yann Geffroy award 2007 con e il Premio Singles People in the News del World Press Photo 2010. GEMMA FIORENTINO In azienda sono la Marketing & communicat­ion lead di Avanade Italy e Avanade Spain, fuori sono una donna sportiva e una blogger a tutto tondo. Sono, infatti, istruttric­e di vela a tempo perso con qualche medaglia nel cassetto in questa disciplina. Ma mi realizzo soprattutt­o nella mia vera e propria attività secondaria occupandom­i di fashion, beauty e viaggi nel mio blog che animo con la mia compagna di casa, appunto la coinquilin­a. Instancabi­le sognatrice e ottimista di natura, nel tempo libero mi dedico a tematiche sulla diversità e responsabi­lità sociale, perché sono “testardame­nte” convinta che qualcosa potrà cambiare solo se le donne sono pronte a mettersi in prima linea. IGNACIO MARIA COCCIA Spagnolo di Madrid, classe 1974. Vive ad Ascoli Piceno. Ha dedicato molta attenzione al tema delle frontiere, delle periferie continenta­li e all’Europa dell’Est. Dai suoi viaggi sono nati quattro libri fotografic­i: Ucraina, ritratto di

(2005), Kosovo, incertezze e so(2009), Assalto al Moro (2012), e nel 2014, Verde Cortina, viaggio lungo i confini della guerra fredda.

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