Corriere della Sera - Io Donna

UN’ALTRA CRISI NELLA CRISI

- Blog.iodonna.it/marina-terragni

leggo sconsolata editoriali e commenti post-lunedì nero in Cina. La nota costante è un’assurda inversione di prospettiv­a: in sostanza, non è colpa dell’economia irreale, è colpa della gente che non ci crede più, delle famiglie che tengono i soldi nel materasso, non consumano, causano la stagnazion­e della crescita, scappano dal recinto del parco buoi. In breve, è colpa mia. Io non gioco in Borsa, ho sempre respinto le avances di operatori interessat­i al mio modestissi­mo portafogli­o. Sono come una costretta a guardare un tavolo di poker pur non partecipan­do al gioco. Ma chiunque perda, le mani in tasca le mette a me. La colpa di tutto questo non è nostra, ma saremo noi a dover pagare: un’altra crisi nella crisi, sacrifci, posti di lavoro perduti. Siamo noi sotto accusa per la nostra irresponsa­bile resistenza alle regole della fnanza globale date come immutabili leggi di natura, per non voler più scommetter­e sugli algoritmi di computer impazziti programmat­i da giocatori incocainat­i. Quel mondo è fnito ma è pericolosi­ssimo come ogni animale morente, che sbatte violenteme­nte la coda distruggen­do e devastando. L’effetto del lunedì nero, non c’è bisogno di essere economisti - anzi, meglio non esserlo - sarà ulteriore “stagnazion­e” e contrazion­e dei consumi, in un loop infnito che potrà essere interrotto solo da una ritrovata consapevol­ezza della propria sovranità da parte dei cittadini e dei popoli, del proprio diritto a decidere in una democrazia sostanzial­e. La strada è lunga, ma possiamo provare a comportarc­i qui e ora come se ci fossimo già.

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