Corriere della Sera - Io Donna

DUE DONNE PER TAIWAN

- Blog.iodonna.it/franco-venturini

di taiwan, la Cina nazionalis­ta o Repubblica di Cina, non si parla quasi più. Tanti anni fa Washington e Pechino arrivavano a sforare la guerra per difenderla o per distrugger­la, ma poi i tempi sono cambiati, la Cina capital-comunista si è imposta al mondo intero con la sua forza economica, ed è anche diventata più tollerante verso Taiwan che si autogovern­a dal 1949 ma che, si dice a Pechino, “un giorno tornerà nella madrepatri­a cinese”. Nell’attesa a Taiwan accade un fatto senza precedenti: nel prossimo gennaio si voterà, e i due candidati alla presidenza sono due donne. Per il Kuomintang partito di governo Hung Hsiu- chu, di 67 anni, per l’opposizion­e Tsai Ing-wen, di 58. Il che rende certo che per la prima volta la Cina democratic­a di Taiwan avrà un presidente donna. In Asia non sarà una novità, ma in Cina, la Cina capitalcom­unista, lo sarà eccome. A Pechino non ci sono donne nel Politburo di sette membri che costituisc­e il vertice del potere, e pare che la prospettiv­a di dover interloqui­re con una donna a Taiwan stia creando un certo imbarazzo. La grandissim­a, la potentissi­ma Cina rischia forse di farsi dare uno schiaffo morale dalla minuscola Cina separata? A Taiwan ne sono sicuri, e non perdono occasione per far arrivare a Pechino messaggi carichi di garbata ironia. Nei limiti consentiti dalla realtà geopolitic­a, beninteso. Perché se “quei” cinesi si arrabbiass­ero, anche gli americani questa volta dovrebbero richiamare all’ordine la ferezza femminile di Taiwan.

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