Corriere della Sera - Io Donna
DOPO MR. GREY SONO LA PUPA DI UN ALTRO BOSS
Dakota Johnson
Dakota johnson è una ragazza “coltivata”. E non solo perché sul braccio sinistro ha un tatuaggio in latino (“Acta non verba”, fatti non parole) o perché usa termini raramente sentiti nelle interviste con le attrici hollywoodiane (dice “dipartita”, non “morte”). Ma soprattutto perché quando parla del destino lo fa come se avesse appena fnito di recitare Tito Andronico e non in un gangster movie nel ruolo della pupa del boss. Il boss poi è Johnny Depp, responsabile di una lunga lista di morti ammazzati e di almeno altrettanti “fuck”. Criminale e psicopatico attivo a South Boston tra gli anni ’70 e gli ’80, il suo Whitey Bulger è il tipo che ti dà dello spione (“ratto” per essere precisi) solo se spifferi la ricetta della nonna. E lei tanto pupa non è. Sullo schermo, in Black Mass, L’ulti
mo gangster (dall’8 ottobre nei cinema), ci resta poco. Ma è dura dimenticarla. Anche perché sua è la scena madre del flm e se c’è una persona, l’unica, che lo spaventoso Bulger - occhi cerulei, stempiatura pronunciata e voce roca come Ray Liotta in Quei bravi ragazzi - rispetti, quella è lei. Lo strano destino delle ragazze nelle storie di malavita: rappresentare un raggio di luce nelle tenebre. Luca Guadagnino, che l’ha voluta nel suo, al contrario assolatissimo, A Bigger Splash semplicemente ringrazia «gli dei del cinema » per averla posta sul suo cammino. Quando
Dakota Johnson, 26 anni il 4 ottobre, sarà in Black Mass e, a fne novembre, in
A Bigger Splash. Sta per
girare i sequel di Cinquanta sfumature di grigio.
glielo diciamo, Dakota sgrana gli occhi come avrebbe fatto sua madre, Melanie Griffth, in Nata ieri: «Davvero?».
Black Mass
In lei interpreta una madre decisa a non lasciare che suo fglio segua la stessa tragica strada del padre. È davvero possibile sfuggire a quello che sembra un destino segnato?
Interpreto una donna con le idee chiare su ciò che è immorale e con cui un bambino non dovrebbe mai fare i conti, ma conosce il suo ambiente, sa che suo fglio prima o poi entrerà nel crimine organizzato, che tornerà a casa con gli occhi pesti e che i suoi insegnamenti non possono reggere il confronto con il carisma del padre. Un uomo che gli dice: «È lecito picchiare i tuoi compagni. L’importante è non farsi beccare». Lei non accetta l’idea, ma è dolorosamente consapevole del fatto che è parte del destino di suo fglio. Quali lezioni hanno invece trasmesso a lei i suoi genitori e sua nonna (il padre è l’attore Don Johnson, la nonna l’attrice Tippi Hedren, protagonista degli Uc
celli e di Marnie di Alfred Hitchcock)?