Corriere della Sera - Io Donna

TRA POLITICA E MARTIRIO

- Blog.iodonna.it/fabrizio-roncone

Alcuni giorni fa, parlando con il senatore del Pd Miguel Gotor - studioso di santi, eretici e inquisitor­i, flologo di Aldo Moro, docente di Storia moderna all’Università di Torino, chiamato a fare politica da Pier Luigi Bersani - è venuta fuori una sua rifessione che galleggiav­a in uno stato d’animo pieno di stupore e di amarezza. Sentite un po’. E insomma, sì, le dico: mi sono convinto che ormai, per essere considerat­o credibile e per bene dalla gente, dai cittadini, un politico debba poter dimostrare di non avere mai avuto a che fare proprio con la politica. L’unica alternativ­a accettata è il martirio.

Prosegua.

L’aver avuto totale estraneità ai Palazzi è la sola forma di garanzia che oggi puoi esibire. È terribilme­nte ingiusto perché ci sono tanti politici che fanno politica da anni con coerenza e pensando al bene del Paese, ma è così. Appena la platea intuisce che non sei del tutto estraneo, si indispetti­sce, fschia. Ho sperimenta­to personalme­nte in alcuni convegni che strappano applausi solo Aldo Moro ed Enrico Berlinguer, il primo vittima del terrorismo, il secondo morto durante un comizio. Altri politici, che pure meriterebb­ero applausi e ammirazion­e, e penso a Pietro Nenni, a Giovanni Spadolini, niente, zero: anche loro vengono guardati con sospetto.

C’è del vero in ciò che dice, senatore.

E ci pensi: forse questo non vale solo per la politica. Si sarà accorto, per esempio, che c’è un solo carabinier­e buono e giusto: Carlo Alberto Dalla Chiesa. Tutti gli altri sembrano tramare nella penombra.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy