Corriere della Sera - Io Donna
DIVORZIARE SENZA LITIGARE
separarsi e dirsi addio, cercando di evitare liti e ripicche che spesso si trasformano in una vera guerra tra marito e moglie. Lasciarsi defnitivamente, tentando però di evitare le insidie che, nella maggior parte dei casi, sconvolgono la vita dei fgli. Si chiama il libro - dedicato alle novità contenute nella legge entrata in vigore nel maggio scorso - frmato da Marina Blasi (Giappichelli Editore). In realtà, è un utilissimo manuale per chi crede davvero che la fne di una storia non debba diventare una battaglia, ma possa invece essere vissuta insieme, prendendo atto che si tratta di un epilogo inevitabile. E quindi spiega bene che cosa accade quando si decide di «sciogliere il vincolo attraverso un accordo raggiunto con la negoziazione assistita da avvocati», ma elenca anche quei casi particolari che consentono di andare «direttamente davanti al sindaco senza l’assistenza del legale». Diritti e doveri di entrambi i coniugi possono così diventare «solidarietà post coniugale». Ma utili suggerimenti riguardano anche la fssazione dell’assegno di mantenimento, la gestione dei minori, la divisione del patrimonio. Perché «questa legge è stata annunciata non solo a favore del matrimonio, ma soprattutto a favore della famiglia, muovendo dal presupposto che la sua salvaguardia risiede nella sopravvivenza della stessa anche nel caso in cui non vi sia più la condivisione dell’affetto tra i coniugi». Scrive l’autrice: «Obiettivo dichiarato della nuova normativa è sminare la cultura del contenzioso. Riducendo il confitto tra i coniugi si riduce anche la sofferenza dei fgli».