Corriere della Sera - Io Donna
UNA DONNA ALL’ONU
il segretario generale delle Nazioni Unite, il sud-coreano Ban Ki-moon, non è universalmente noto per la sua simpatia. Di lui è anche arduo ricordare dichiarazioni che non siano imparentate con la più tradizionale banalità diplomatica: inviti, appelli, esortazioni, avvertimenti bonari, rammarichi, preoccupazioni, inquietudini, sollecitazioni, speranze, auspici, e poi tante conferenze internazionali, su temi serissimi ma con risultati pratici purtroppo carenti. Ebbene, guardatevi dalle prime impressioni. Anche se queste durano da anni. È bastato il la popolare trasmissione televisiva americana condotta da Stephen Colbert, a lanciare un Ban Ki-moon nuovo di zecca, trasformato, come se volesse modifcare radicalmente la sua immagine nei quindici mesi di mandato che gli restano. Sorseggiando un Cosmopolitan, il Segretario ha avvertito che conosce molte storie segrete, e che forse le racconterà quando sarà in pensione. Intanto si è lasciato andare a battute forse vere ma comunque inedite, una sullo svenimento dell’interprete di Gheddaf per l’eccessiva lunghezza del suo discorso in Assemblea. Ma la novità alla quale tiene di più Ban Ki-moon l’ha tirata fuori in una conferenza stampa al Palazzo di Vetro. Io sono l’ottavo Segretario generale uomo, ha detto alzando la voce, è ora che gli Stati membri dell’Onu si preparino a eleggere, entro la scadenza del 31 dicembre 2016, un Segretario generale donna. Bravo mister grigiore, fnalmente una sfda.