Corriere della Sera - Io Donna
CITTà IN PROGRESS
Designato “capitale italiana della cultura”, il capoluogo sardo sta attuando un progetto di riqualifcazione. E persino le palestre di pugilato diventano teatro di letture pubbliche
Chiedete ai Giganti del Mont’e Prama, ritrovati con le trecce che paiono celtiche, 40 anni fa, su una montagnetta dietro le spiagge di quarzo del Sinis, se guardassero alla terra o al mare, proteggessero la necropoli o il deserto di Is Arenas. O chiedete alle opere di Maria Lai, l’artista già amica di Antonio Marras, che nella remota Ogliastra sperimentò opere scritture teatrali, performance collettive che attingevano al mondo ancestrale, plasmando pani di creta, cucendo libri come fossero abiti pop, costruendo telai-scultura che trattenevano la memoria del luogo e del fare. E si capisce perché, reduce dalla perdita della designazione di Capitale europea