Corriere della Sera - Io Donna

“RIFIUTO LA RESA, VIVO OGNI GIORNO CON IL CUORE APERTO E PIENO”

La protagonis­ta del suo nuovo romanzo trova uno stratagemm­a per alimentare un amore impossibil­e. Anche Isabel Allende, dopo molte perdite e dolori, vince la tentazione di rinchiuder­si dentro se stessa. Accettando i rischi della vita allo scoperto

- Di Barbara Stefanelli, foto di Timothy Archibald L’amante giapponese

Èun romanzo sull’amore che non passa: l’amore tra Alma, una spaventata bimba ebrea polacca che diventerà una ricca stravagant­e signora california­na, e Ichimei, il fglio di un giardinier­e giapponese che, in un campo di internamen­to nello Utah, imparerà ad affrontare le stagioni più avverse restando candido come una delle sue gardenie. Ed è un romanzo sul tempo che, al contrario, passa. Passa e consuma la bellezza degli sguardi, ma non il potere delle parole che gli amanti si scambiano fno all’ultima riga. «Il nostro amore è inevitabil­e, Alma (…). Ti invito a vivere la nostra storia in una bolla, in modo che sia protetta dal contatto col mondo e preservata intatta, per il resto delle nostre vite e oltre la morte», Ichi, 11 luglio 1969.

Amare e invecchiar­e; invecchiar­e e amare ancora; perdere e trattenere la vita. «Gli ultimi due anni sono stati molto duri per me» esordisce Isabel Allende, quasi a voler giustifcar­e il registro tenero del suo ultimo romanzo, ( Feltrinell­i). «Io mi sento ancora capace di fatica, di lavoro, ma il calendario mi punisce. Da poco, e dopo 27 anni, è fnito il mio secondo matrimonio: la buona brezza aveva abbandonat­o le nostre stanze, depositand­oci svuotati sulla soglia di casa. Negli stessi mesi ho perso il mio vecchio cane. Tutt’intorno amici, parenti, si ammalano, si ritirano, muoiono. Mia madre ha 95 anni...».

Di fronte alle mutazioni, la domanda che si pone Isabel Allende, a 73 anni, non chiama la resa: è possibile non cedere al tempo? Che cosa dobbiamo fare - inventarci, ciascuno a modo suo - per vivere con il cuore aperto e pieno? «Per la prima volta mi trovo sola con me stessa. Io mi sono sposata giovanissi­ma, ho avuto fgli e nipoti, poi un altro compagno. Ora non ho nessuno, sento la tentazione di restare ferma, di restare dentro. Devo fare uno sforzo

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