Corriere della Sera - Io Donna

DONNE CHE FOTOGRAFAN­O CON IL CUORE

Una mostra a Venezia indaga attraverso le immagini di 25 autrici lo “sguardo femminile”. E scopre nuovi orizzonti

- Di Renata Ferri Sguardo di donna, da Diane Arbus a Letizia Battaglia la passione e il coraggio, pietas

Esiste uno sguardo di donna? C’è una differente visione e dunque interpreta­zione del mondo tra uomini e donne? Sembra una domanda ovvia ma non lo è. Se la letteratur­a “di genere” è stata a lungo studiata nella ricerca della differenza, la fotografa questo passaggio non lo ha fatto in modo deciso. Almeno fno ad oggi.

in mostra a Venezia, alla Casa Tre Oci (fno all’8 dicembre) raccoglie in 250 opere la produzione fotografca di 25 autrici che spaziano tra diversi linguaggi, indagano la realtà, attraversa­no mondi differenti e perlustran­o sentimenti svelando intimità. Sono: Diane Arbus, Martina Bacigalupo, Yael Bartana, Letizia Battaglia, Margaret Bourke-White, Sophie Calle, Lisetta Carmi, Tacita Dean, Lucinda Devlin, Donna Ferrato, Giorgia Fiorio, Nan Goldin, Roni Horn, Zanele Muholi, Shirin Neshat, Yoko Ono, Catherine Opie, Bettina Rheims, Tracey Rose, Martha Rosler, Chiara Samugheo, Alessandra Sanguinett­i, Sam Taylor-Johnson, Donata Wenders, Yelena Yemchuk. Un viaggio attraverso il loro obiettivo per «scoprire una modalità femminile del guardare: la capacità delle autrici di far concorrere tutti i sensi nell’atto della ripresa, non solo occhi, ma cuore e cervello, in una sintesi densa e profonda» così dice la curatrice, Francesca Alfano Miglietti (FAM, un tempo per gli amici e ora per tutti). E prosegue: «Lo sguardo delle donne è faticoso, si prende cura di ciò che ha di fronte - siamo o non siamo più capaci degli uomini di ascoltare? - è dedicato sempre alla persona e non al fatto, capace di quella che è riconoscib­ile nell’opera. Guardate le immagini dei morti ammazzati di mafa di Letizia Battaglia, sono uniche, non solo per la forza visiva ma anche per il rispetto che la fotografa riserva a ogni singola vittima. È una mostra rara che mescola fotografe e artiste, senza distinzion­e e competizio­ne, che hanno una visione potente. Un’esposizion­e di opere e non di nomi, dove si vedono poche donne soggetto delle immagini, poiché quello che mi stava a cuore era esprimere attraverso i singoli percorsi d’artista, le peculiari e molteplici visioni dei mondi che indagano».

L’allestimen­to è frmato da Antonio Marras, designer, stilista, intellettu­ale miscelator­e di linguaggi, sempre pronto a misurarsi con nuove sfde.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy