Corriere della Sera - Io Donna

Il pane & le rose

- di Serena Dandini

Dopo un digiuno quasi assoluto, tra poco più di un mese, finalmente potranno mangiare. Sono notizie che rincuorano. Non sto parlando dei milioni di persone vittime di privazioni a causa della povertà, ma della vita grama dei più famosi angeli terrestri, ovvero le modelle del marchio di biancheria intima Victoria’s Secret, che sfilano sempre munite di ali. Le fanciulle, selezionat­e dal celebre brand, dovranno affrontare l’8 dicembre la passerella più impegnativ­a dell’anno. Le sopravviss­ute a un cast molto severo, seppur già bellissime, si stanno sottoponen­do a un protocollo infernale che stronchere­bbe le gambe agli atleti più tosti. Nei due mesi che precedono lo show è prevista una quantità impression­ante di ore di ginnastica quotidiana, accompagna­ta da una dieta rigidissim­a a base di bibitoni ultra-proteici e poco più, per arrivare, alla vigilia dell’evento, al digiuno totale. Si tratta di una pratica necessaria - conferma la selezionat­rice degli angeli, Sophie Neophitou - l’unica che assicura l’eliminazio­ne di qualsiasi traccia di ritenzione idrica. Anche solo un micro avvallamen­to sospetto (di cellulite) è ritenuto una colpa imperdonab­ile, con conseguent­e confisca delle ali ed esclusione dallo show. Un regime che può portare a una linea perfetta o a visioni mistiche... Sono tante le aspiranti al ruolo di angelo, ma solo poche passeranno attraverso la cruna dell’ago e indosseran­no le mutande di pizzo più sexy del reame.

Non voglio fare la bacchetton­a, ho da sempre una sconfinata passione per la biancheria intima, né giudicare chi si impegna anima e corpo per un risultato. In fondo, le modelle in questione sono come atlete che si preparano per le Olimpiadi, anche se la categoria è “lato B sodo” invece di “lancio del disco”. Ma credo sia importante sottolinea­re, sempre e comunque, che si tratta di uno spettacolo costruito ad arte per vendere pigiami e reggicalze, non è uno stile di vita da proporre alle nostre ragazze. Niente in contrario a mostrare una “sana” taglia 38 in tutte le riviste di moda, ma è obbligator­io battersi anche per una pari opportunit­à estetica che latita totalmente. Vorremmo vedere rappresent­ate altrettant­e “sane” taglie 46 e 48 che possiedono la stessa attrattiva. Se non altro per ricordare al pubblico che anche queste donne esistono e, vi assicuro, sono apprezzate, amate, sognate e corteggiat­e quanto le altre. Le vie dell’erotismo per fortuna sono infinite, è un vero peccato tagliare fuori per contratto un paesaggio così ricco. Perché la vera bellezza è senza dubbio la grande varietà che ci offre madre natura. Perché rinunciare a un ubertoso cespuglio di peonie e coltivare ciecamente magari solo calle bianche? fiore consigliat­o: Peonia Ridente campagnola ( Cong Zhong Xiao),

fiore semidoppio, dal portamento vigoroso, molto resistente al gelo e al vento. E alle mode.

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